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Un momento di "Racconti di luce" Un momento di "Racconti di luce"

Racconti di luce, uno spettacolo visivo alla Galleria Borghese

Fino a ottobre il museo propone un viaggio immersivo nella storia della Galleria. Disponibile in italiano, inglese, francese, spagnolo e nella lingua dei segni italiana, la proiezione è un momento di riflessione su questo spazio pubblico per i cittadini di oggi e di domani

Giulia Galeotti - Città del Vaticano

Come può un Parco ringraziare i cittadini che lo vivono? E come possono i cittadini ringraziare un Parco che quotidianamente li accompagna? Fa entrambe le cose Racconti di luce, lo spettacolo visivo coordinato da Agnese Murrali che per tutta questa estate 2025 animerà il venerdì e il sabato la facciata posteriore del Museo di Villa Borghese a Roma. Unendo storia, arte, impegno sociale e tecnologia, Racconti di luce - realizzato sotto la supervisione della direttrice della Galleria, Francesca Cappelletti - è una storia in immagini che declina temi cruciali per il nostro presente.

Una delle proiezioni di "Racconti di luce"
Una delle proiezioni di "Racconti di luce"

Un dono alla comunità

Di chi siamo figli? Come si sono formate le città che conosciamo oggi? Che significato può avere un dono fatto da un singolo alle comunità future? E come possono (se possono) i cittadini, davanti agli snodi della Storia, esprimere la loro voce grata? "Io, custode della Villa Borghese questo pubblicamente dichiaro: chiunque tu sia (…) va pure dove vuoi, domanda quel che desideri; vai via quando vuoi. Queste delizie sono fatte più per estranei che per il padrone": così si legge nell’iscrizione in marmo - la lex hospitalis - fatta affiggere da Scipione Borghese vicino all’entrata di questo spazio unico, gratuito e pubblico nel cuore di Roma.

La locandina dell'evento
La locandina dell'evento

Cittadini di domani

Uno spazio di alberi, arte, animali, persone, verde, giochi e silenzio. Uno spazio che ha una storia, uno spazio che ha un futuro. L’augurio è che Racconti di luce (realizzato anche nella lingua dei segni italiana) trovi sempre più pubblico. Magari anche nelle scuole, perché solo conoscendo, guardando, ascoltando e dicendo "grazie", i bambini di oggi potranno diventare cittadini consapevoli, impegnati e (chissà) felici nelle loro città. E nei loro Parchi. Favola vera.

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05 agosto 2025, 17:00