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Palestinesi di Gaza in attesa del cibo (Reuters) Palestinesi di Gaza in attesa del cibo (Reuters) 

L'Onu: "Entro fine anno rischio fame per 640.000 persone a Gaza"

Al Consiglio di sicurezza il vice capo degli Affari umanitari dell'Onu lancia un nuovo allarme sul rischio fame a Gaza, che entro fine anno potrebbe colpire oltre 640.000 persone. Il cardinale Pizzaballa dichiara "immorale il trasferimento delle popolazioni". Intanto ieri vertice alla Casa Bianca sul futuro della Striscia presieduto dal presidente Usa, Donald Trump: tra i presenti anche l'ex premier britannico, Tony Blair

Roberto Paglialonga - Città del Vaticano

"Oltre mezzo milione di persone attualmente soffrono la fame, l¡¯indigenza e rischiano la morte a Gaza. Entro la fine di settembre, questo numero potrebbe superare le 640.000. Praticamente nessuno è immune dalla fame, e si prevede che almeno 132.000 bambini sotto i 5 anni soffriranno di malnutrizione acuta da qui alla metà del 2026". La denuncia arriva da Joyce Msuya, vice capo degli Affari umanitari dell¡¯Onu, durante la riunione del Consiglio di sicurezza, nella quale ha ribadito che "questa carestia non è il risultato della siccità o di qualche forma di disastro naturale. È una catastrofe creata, ed è anche il risultato di 22 mesi di distribuzione limitata e compromessa di forniture umanitarie e commerciali essenziali". Anche oggi le autorità della Striscia hanno comunicato la morte di altre quattro persone a causa della fame. Una crisi che va aggravandosi ¡ª dichiarano ancora le Nazioni Unite ¡ª a causa del blocco che Israele sta ponendo anche all¡¯invio di tende per i profughi.

Il Wfp lancia un appello per riattivare la rete alimentare 

Il World Food Programme ha avvertito che Gaza è "al punto di rottura" e ha lanciato un appello per riattivare urgentemente la sua rete di 200 punti di distribuzione alimentare per prevenire la diffusione di sacche di carestia. "La disperazione sta aumentando vertiginosamente, e l'ho visto in prima persona", ha dichiarato la direttrice esecutiva del Wfp, Cindy McCain, dopo aver incontrato bambini palestinesi affamati, che ha definito "irriconoscibili" rispetto alle fotografie scattate quando erano sani. In queste ore è atteso l'arrivo di un convoglio di 25 camion con aiuti alimentari dalla Giordania.

Pizzaballa: "Trasferire le popolazioni è immorale"

Ieri "l¡¯ordine di evacuazione" di Gaza City da parte dell¡¯esercito israeliano ha raggiunto i fedeli della parrocchia ortodossa di San Porfirio. Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei latini, che il giorno prima assieme al patriarca ortodosso, Teofilo III, aveva espresso la volontà che le comunità religiose e di fedeli non lasciassero Gaza, intervenendo in streaming a un incontro nella chiesa del Carmine a Pavia, ha ribadito che "trasferire le popolazioni è immorale, oltre che contrario alle convenzioni internazionali". La situazione che si sta vivendo oggi "è molto grave", ha aggiunto. "La parte sud della città è stata quasi completamente rasa al suolo, al nord, dove c'è la nostra parrocchia, l'80 per cento è distrutto. Manca il cibo". Poi c'è il problema dell'educazione. "Non ne parla nessuno", ha detto il patriarca latino, ma "per il terzo anno i bambini non potranno andare scuola". Infine, "non arrivano le medicine: senza antibiotici è complicato curare i feriti. Molti vivono nelle tende, senza nulla".

Alla Casa Bianca una riunione su Gaza presieduta da Trump

Su quanto sta avvenendo nell¡¯enclave palestinese si è tenuta ieri alla Casa Bianca una riunione coordinata dal presidente degli Usa, Donald Trump. All¡¯incontro ha preso parte, assieme ai responsabili della politica estera statunitense, anche l¡¯ex premier britannico, Tony Blair. Al centro del vertice il tema delle consegne di aiuti umanitari, la crisi degli ostaggi, i piani postbellici. Secondo "The Times of Israel" il piano discusso ¡ª già criticato a livello internazionale perché prevederebbe lo spostamento forzato di milioni di palestinesi ¡ª includerebbe un "accordo temporaneo" che permetta poi di affrontare la ricostruzione dal "giorno dopo" la fine della guerra.

Ancora morti per raid nell'enclave palestinese

Intanto, sul terreno, ancora bombardamenti e attacchi su e dentro Gaza City, con la distruzione di diversi quartieri. Anche dall¡¯alba di oggi i morti sono già almeno una decina, dopo pesanti raid israeliani vicino a Rafah, nel sud della Striscia.

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28 agosto 2025, 14:15