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Un'immagine del video dell'ostaggio israeliano, Evyatar David Un'immagine del video dell'ostaggio israeliano, Evyatar David  (AFP or licensors)

L'orrore della guerra nei corpi degli ostaggi a Gaza

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu terrà una riunione d'urgenza per affrontare la situazione degli ostaggi che ancora si trovano nella Striscia di Gaza, dopo le immagini diffuse questa settimana dalle milizie palestinesi che mostrano il loro stato di inedia

Valerio Palombaro - Città del Vaticano 

L’abisso di devastazione nella Striscia di Gaza si riflette anche nei corpi emaciati e sofferenti degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas. Dopo la diffusione dei video di due giovani ostaggi in stato di inedia, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite terrà oggi una riunione d’urgenza sul tema. Il segretario generale dell’Onu, António Guterres, è «rimasto sconvolto» dalla diffusione da parte di Hamas dei video che mostrano gli ostaggi israeliani in mano all’organizzazione islamista, ha dichiarato il portavoce Farhan Haq aggiungendo che si tratta di una «inaccettabile violazione della dignità umana». Anche la Croce Rossa Internazionale ha espresso indignazione chiedendo «il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi a Gaza» e di «evitare tutte le forme di esposizione pubblica che umiliano le persone private della libertà».

Gli ostaggi in stato di inedia

I video diffusi nei giorni scorsi sono diversi dai molti pubblicati in questi 22 mesi di guerra per via delle condizioni dei due ostaggi: il primo è stato diffuso giovedì 31 luglio dal jihad islamico, un gruppo armato della Striscia di Gaza, e mostra l’ostaggio Rom?Braslavski, 22 anni. Braslavski è magrissimo ed emaciato, con le costole sporgenti; dice piangendo che non riesce più ad alzarsi a causa della debolezza e che non mangia quasi più niente. «Dovete fermare quello che state facendo qui», afferma. Il secondo video, diffuso venerdì primo agosto, è stato pubblicato da Hamas e mostra l’ostaggio Evyatar David, 24 anni: anche lui è gravemente emaciato e sembra trovarsi in un tunnel, dove, tra le altre cose, è mostrato mentre «scava la propria tomba». Entrambi i video sono stati girati in stato di costrizione e hanno un intento propagandistico: in un comunicato che accompagna quello di Evyatar David, Hamas ha scritto che i prigionieri «mangiano quello che mangiano i nostri combattenti e il nostro popolo». 

Un abisso senza fine ?

La diffusione dei video ha sollevato l’indignazione internazionale, che inevitabilmente si associa a quella per le sofferenze a cui è sottoposta la popolazione civile palestinese di Gaza. In Israele la pubblicazione dei due video, nonostante il loro chiaro scopo propagandistico da parte di Hamas, ha provocato orrore e alimentato anche polemiche contro il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu. Hanna Yablonka, una storica dell’Olocausto, ha detto a «Le Monde» che «ogni israeliano che ha visto quelle immagini ha immediatamente pensato alle foto dei sopravvissuti di Auschwitz il giorno dopo il loro rilascio». Le immagini strazianti che arrivano dalla Striscia ripropongono con estrema urgenza la domanda: fino a quando? 

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05 agosto 2025, 14:46