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Un soldato ucraino in un momento di tranquillità sulla linea del fronte nei pressi di Pokrovsk, dove sono ripresi i combattimenti Un soldato ucraino in un momento di tranquillità sulla linea del fronte nei pressi di Pokrovsk, dove sono ripresi i combattimenti 

Riunione dei ministri Ue prima del vertice Trump-Putin: Kyiv sieda ai negoziati

Gli Stati Uniti stanno lavorando a un incontro che includa anche il presidente ucraino Zelensky, ma più probabilmente dopo il vertice previsto il 15 agosto tra Putin e Trump. Il vicepresidente Usa Vance ha spiegato che l’obiettivo è un cessate il fuoco rapido. Al fronte continuano i combattimenti nelle aree di Novopavlovsk e Pokrovsk, considerata “la porta del Donbass”; un tempo hub di aiuti umanitari ed oggi territorio conteso

Francesco De Remigis - Città del Vaticano

L'ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti, Oksana Markarova, si dice "fiduciosa" sul tentativo di Donald Trump di raggiungere rapidamente un accordo di cessate il fuoco. Volodymyr Zelensky è "pronto a essere ovunque", spiega, se il presidente americano deciderà di includerlo in un vertice con Putin. "Tutta l'Ucraina prega affinché Trump sia efficace e ottenga risultati, Kyiv ha accettato un cessate il fuoco completo, parziale, qualsiasi tipo di cessate il fuoco, perché – aggiunge la diplomatica – non è stata l'Ucraina a iniziare questa guerra". Oggi pomeriggio discuteranno in videoconferenza i 27 ministri dell’Unione europea, in pressing sulla Casa Bianca affinché l'Ucraina, o almeno le sue ragioni, siano presenti nei negoziati, in vista dell'incontro di venerdì tra Putin e Trump. Il presidente russo per ora ha allontano l'idea di un vertice trilaterale. Ma il suo rappresentante speciale per gli investimenti e la cooperazione economica internazionale, e amministratore delegato del Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif), Kirill Dmitriev, si è detto fiducioso che l'incontro del 15 agosto in Alaska, tra gli omologhi americano e russo, porterà "speranza, pace e sicurezza globale".

Il vicepresidente Usa: lavoriamo a un vertice a tre

Il vicepresidente americano ha dichiarato a Fox news che gli Stati Uniti stanno lavorando a un vertice che includa Zelensky, ma più probabilmente da tenersi dopo quello tra Putin e Trump. Non si escludono soprese. J. D. Vance, nell'intervista, ha detto che Washington sta cercando una soluzione alla guerra in Ucraina "che vada bene a entrambe le parti". Sul tavolo, secondo fonti diplomatiche, vi sarebbero proposte di scambio di territori e il rifiuto da parte di Kyiv di aderire alla Nato. L'odierna linea statunitense sembra andare verso una certa equidistanza, ricalibrata rispetto alle richieste iniziali di Mosca, avanzate per sedersi al tavolo con Trump: "L'accordo di pace non accontenterà né Kyiv né Mosca", ha spiegato Vance.

I leader Ue provano a definire una posizione comune

"Qualsiasi passo avanti" verso la pace in Ucraina, a partire da "un cessate il fuoco reale", va "sempre appoggiato", mentre "decisioni sull'Ucraina alle sue spalle" o "sulla sicurezza europea alle spalle dell'Unione Europea" sono "da respingere", ha detto questa mattina il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, prima della riunione con cui i capi-diplomazia deI 27 Paesi membri dell'Ue proveranno oggi a definire una posizione comune da aggiungere alla visione americana. L'Ue punta a introdurre nell'eventuale piano di pace l'assenza di qualsiasi limitazione alle forze armate ucraine e al sostegno di Paesi terzi, escludendo modifiche dei confini ucraini con la forza, imposte a Kyiv, e chiedono agli Usa di intensificare la pressione su Mosca. L’ultima leva per portare la Russia a più miti consigli, secondo quanto emerso dalle recenti conversazioni tra i leader europei e il presidente Zelensky, sarebbe una dichiarazione statunitense sul potenzialmento delle sanzioni stesse, incluse quelle secondarie già implementate contro coloro che aiutano la Russia, da annunciare prima del vertice previsto in Alaska. Irrisolta, per ora, la questione dei territori già controllati da Mosca, che intanto avanza con il suo esercito in Donbass. Ieri 112 battaglie nelle aree di Novopavlovsk e Pokrovsk, la città un tempo hub di aiuti umanitari ed oggi tra territori contesi. Nella notte, droni ucraini hanno invece preso di mira la Crimea e la regione russa di Nizhny Novgorod, causando un morto e due feriti.

Il ruolo dell'inviato americano Witkoff

Dopo la missione dell'inviato americano, Steve Witkoff, in Russia, si è giunti a fissare un vertice tra Trump e Putin dopo tre anni e mezzo di guerra. Sul 68enne, l'inquilino della Casa Bianca ha riposto la sua incondizionata fiducia affidandogli i dossier più delicati della sua presidenza. Finora, però, i risultati sono stati pochi e, di recente, l'inviato speciale non è riuscito a chiarire quali siano le reali intenzioni del presidente russo per arrivare a una pace in Ucraina. I detrattori ritengono che abbia "frainteso" la richiesta russa di "ritiro pacifico" delle forze ucraine da Kherson e Zaporizhzhia, interpretandola come un'offerta di Mosca di ritirare le proprie truppe da alcune delle regioni occupate. Ma negli ultimi giorni, anche grazie a un ritrovato ruolo europeo, con vari Paesi che hanno partecipato anche a una videoconferenza in Gran Bretagna dov'era presente il vicepresidente Vance, sono emersi nuovi elementi che ora gli sherpa stanno cercando di armonizzare con Washington.

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11 agosto 2025, 09:24