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L'area giochi inaugurata al Ruharo mission hospital L'area giochi inaugurata al Ruharo mission hospital  

Uganda, i progetti di Christian blind mission Italia per dare un futuro ai pi¨´ piccoli

Dalla cura del retinoblastoma all¡¯inclusione sociale degli albini. Questo l'impegno dell¡¯organizzazione internazionale che nel mondo promuove salute, educazione, lavoro e diritti delle persone con »å¾±²õ²¹²ú¾±±ô¾±³Ù¨¤. Il direttore, Massimo Maggio, all¡¯incontro "Racconti di viaggio dall¡¯Uganda a Roma": la missione non ¨¨ ¡±solo¡± quella di fornire cure ma anche "accoglienza e speranza" ai bambini e alle loro famiglie

Giada Aquilino - Città del Vaticano

Passi avanti verso una realtà in cui tutti possano ricevere cure necessarie, godere dei propri diritti ed esprimere appieno il potenziale di cui dispongono. E insieme emozioni, incontri, nuove idee. È la missione che Cbm Italia (Christian blind mission) ha appena compiuto in Uganda: nel Paese africano, l¡¯organizzazione internazionale - che promuove salute, educazione, lavoro e diritti delle persone con disabilità - porta avanti diversi progetti, tra cui quello al Ruharo mission hospital di Mbarara, nella parte occidentale dell¡¯Uganda, dove vengono curati i bambini con retinoblastoma, una forma tumorale maligna degli occhi che può manifestarsi in età pediatrica e che, se non diagnosticata in tempo, porta alla perdita della vista. Nei casi più gravi, anche alla morte. A visitare la struttura a fine maggio sono stati il direttore di Cbm Italia, Massimo Maggio, alcuni colleghi e l¡¯ambasciatrice della fondazione, Filippa Lagerbäck. Ne hanno parlato ieri a Roma, a palazzo Valentini, all¡¯incontro «Racconti di viaggio dall¡¯Uganda a Roma».

Ascolta l'intervista con Massimo Maggio

Il retinoblastoma, cura e prevenzione

In Uganda, come in altri Paesi africani e non solo, «il retinoblastoma è difficilmente diagnosticabile», spiega Massimo Maggio in una conversazione con i media vaticani. «Le persone nei villaggi non riescono ancora a capire che, se un bambino ha una macchia bianca sull¡¯occhio, può avere questo problema. Se in Italia il tasso di mortalità è ormai a zero, in Africa è attorno al 40%. Vuol dire che quattro bambini su dieci purtroppo non ce la fanno, proprio perché non c¡¯è una prevenzione che poi permette di intervenire. Quindi - riferisce - operiamo, interveniamo con la chemioterapia, la crioterapia e al contempo cerchiamo di fare un lavoro di sensibilizzazione nei villaggi». L¡¯approccio «è quello della ¡°localizzazione¡±: lavoriamo - chiarisce il direttore di Cbm Italia - con partner locali, dando modo a loro di crescere, ma anche alla comunità, alla società locale, alla nazione. Consiste anche nel fare molta formazione a tanti medici che poi restano a prestare servizio nel loro Paese. Ma è pure altro: stiamo per esempio costruendo un optical workshop, un laboratorio ottico per dare occhiali alle persone che non possono comprarli».

L'area giochi al Ruharo mission hospital

All¡¯incontro a palazzo Valentini, introdotto da Mariano Angelucci, presidente della Commissione capitolina che si occupa delle relazioni internazionali, e Lea Barzani, responsabile delle relazioni esterne di Cbm Italia, scorrono le immagini del viaggio nelle strutture al centro dei progetti di Cbm Italia: la sofferenza nei volti e nei racconti di piccoli pazienti e genitori, s¡¯intreccia con la vivacità dei colori, dei sorrisi, dei canti. Al Ruharo mission hospital è stata inaugurata una nuova area giochi dedicata ai bambini ricoverati, nata con l¡¯obiettivo di alleviare la degenza. Il direttore dell¡¯organizzazione racconta come in una precedente visita si fosse reso conto che «i bambini, costretti a rimanere in ospedale anche per 7-8 mesi assieme ai loro genitori - i quali dormono per terra, accanto alle culle, perché non ci sono letti a disposizione per gli adulti - non avevano uno spazio coperto dove poter stare, magari in caso di pioggia». Eppure «quei piccoli sono prima di tutto bambini e poi pazienti! Abbiamo quindi lanciato l¡¯idea ¨C prosegue - con un amico, un diacono di Milano, Umberto Castelli, che purtroppo nell¡¯arco di pochissimi mesi ci ha lasciato per una terribile malattia. In sua memoria, i parenti, gli amici, le persone a lui vicine si sono unite e hanno raccolto fondi per realizzare l¡¯area giochi, che ora è dedicata a Umberto».

La presentazione delle iniziative di Cbm Italia a palazzo Valentini a Roma
La presentazione delle iniziative di Cbm Italia a palazzo Valentini a Roma

La riabilitazione ortopedica

In un Paese teatro di diversi conflitti, tra fine anni Settanta e Novanta del secolo scorso, e fortemente provato dalla «tempesta» - così la definisce Maggio - del covid-19, come pure da tante epidemie, prima tra tutte l¡¯ebola, la missione di Cbm Italia ha toccato anche altre zone dell¡¯Uganda. Alla periferia della capitale Kampala, sorge il Corsu hospital di Entebbe, eccellenza nella chirurgia ortopedica e nella riabilitazione. «L¡¯abbiamo fondato 15 anni fa e ora è l¡¯ospedale ortopedico pediatrico di riferimento non solo per l¡¯Uganda ma per tutta l¡¯Africa subsahariana. È nato col ¡°sogno¡± di creare una clinica per la riabilitazione fisica, soprattutto dei bambini che si ammalano di una malattia che si chiama osteomielite, un¡¯infezione delle ossa. Ecco, noi interveniamo, ridando un futuro a questi bambini e, insieme, alle loro famiglie».

L'inclusione sociale degli albini

A circa 9 ore di macchina, si trova un altro centro, quello di Rwamwanja, dove sorge un grande campo profughi: lì ammassate vivono oltre 100.000 persone, provengono principalmente da Repubblica Democratica del Congo e Rwanda, ma anche da altre aree limitrofe. All¡¯interno di tale realtà si è creata un¡¯ulteriore comunità, quella degli albini, affetti dalla rara malattia genetica che comporta la mancanza di pigmentazione della melanina nei capelli, nella pelle e negli occhi: sono spesso oggetto di credenze e superstizioni che ne favoriscono l¡¯emarginazione sociale e provocano stigmatizzazioni e violenze. «Sono prigionieri della loro pelle», ha testimoniato in videocollegamento Filippa Lagerbäck. Ma a loro fianco, in collaborazione con l¡¯associazione Albinism Umbrella, c¡¯è appunto Cbm Italia, che lì promuove la difesa dei diritti e l¡¯inclusione sociale delle persone albine, anche attraverso l¡¯apertura di un laboratorio per la produzione di creme solari.

Filippa Lagerbäck in videocollegamento e l'area giochi dell'ospedale di Ruharo con i piccoli pazienti
Filippa Lagerbäck in videocollegamento e l'area giochi dell'ospedale di Ruharo con i piccoli pazienti

Dell¡¯impegno di Cbm Italia, che non è «¡±solo¡± quello di fornire cure ma anche dare accoglienza e speranza», ci tiene a precisare il direttore, danno testimonianza proprio i destinatari della missione dell¡¯organizzazione. I ragazzi come Tahiah, che ha 16 anni e ha perso entrambi gli occhi: dopo un lungo percorso, adesso può studiare. «Vuole diventare avvocato e difendere principalmente i diritti delle persone», riporta Chiara Rho, referente per le grandi donazioni di Cbm Italia. O come Hope, una bambina che a Massimo Maggio aveva confidato il suo più grande desiderio, quello di poter vedere. Oggi «ci è riuscita».

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04 luglio 2025, 12:48