Ucraina, Yulia Svyrydenko è la nuova premier
Costanza Santillo – Citta del Vaticano
Nulla osta del Parlamento ucraino al rimpasto di governo voluto dal presidente Zelensky: Yulia Svyrydenko, la neo premier ha ottenuto la fiducia con 262 voti a favore, 22 contrari e 26 astensioni. L’avvicendamento rappresenta il primo cambio di leadership in Ucraina dall’inizio della guerra nel 2022. L’intento dichiarato dalla presidenza ucraina è quello di dare nuova energia a un Paese stanco della guerra e posto di fronte a nuove sfide strategiche. Svyrydenko, già vicepremier nel precedente governo, subentra a Denys Shmyhal, al quale è stato affidato il Ministero della Difesa, dicastero di massima importanza in questo periodo di guerra. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione, si è congratulata con la nuova premier, riaffermando il pieno sostegno dell’Unione Europea “nella lotta per la sopravvivenza dell'Ucraina e nel lavoro per la ripresa del Paese e per il futuro dell'Ue".
Le sfide della nuova premier
Negli anni, Svyrydenko ha svolto un ruolo chiave nei negoziati per l’accordo sulle terre rare svolti tra Stati Uniti e Ucraina, promuovendo gli interessi nazionali. Descritta da parlamentari e funzionari di governo come una dirigente di grande lealtà nei confronti del presidente Zelensky, la neo-premier ha rappresentato il suo paese in numerosi colloqui di alto livello con i partner occidentali, in particolare in materia di difesa, ripresa economica e ricostruzione. La scelta di Svyrydenko si inserisce negli obiettivi dei prossimi sei mesi così come espressi dal presidente Zelensky martedi’ scorso. Tra questi figurano l’aumento della produzione interna di armi, l’appalto di tutti i tipi di droni per le forze ucraine, l’alleggerimento delle normative per sbloccare il potenziale economico e la garanzia dell’attuazione dei programmi di sostegno sociale.
La priorità della produzione di armamenti
Tra gli obiettivi messi in agenda dal presidente, una grande enfasi è stata posta sull’aumento della produzione interna di armamenti, che attualmente copre già il 40% del fabbisogno dall'esercito ucraino. La necessità di aumentare la produzione interna deriva dalla forte incertezza relativa alla tempestività di fornitura degli armamenti da parte dei paesi occidentali.
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