Pioggia di bombe sull'Ucraina. In Italia la conferenza per la ricostruzione
Costanza Santillo - Città del Vaticano
La recrudescenza del conflitto conferma quanto la situazione sul terreno resti drammatica e rende ancora più urgente uno sforzo diplomatico coordinato. In questo contesto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha intensificato i contatti con i principali alleati occidentali, in particolare con il presidente americano Donald Trump, con il quale ha avuto diversi colloqui nelle ultime settimane. Al centro delle conversazioni, la questione della difesa aerea, che Zelensky ha definito "la massima priorità per la protezione di vite umane". L’ultimo confronto tra i due leader è stato giudicato da Zelensky come “il migliore e il più produttivo finora”, ribadendo l’importanza che gli alleati mantengano gli impegni assunti, sia in termini di obiettivi strategici che di risorse promesse. In particolare, il sistema di difesa Patriot è stato indicato come elemento chiave per fronteggiare le crescenti minacce balistiche provenienti dalla Russia.
La Conferenza di Roma
Sulla scena internazionale sorgono anche dibattiti sul tema della ricostruzione eventuale dell’ucraina, progetto per il quale non può prescindere una visione di lungo termine e di un impegno condiviso e coordinato a livello internazionale. In questo contesto, si inserisce la Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina (URC), che si terrà a Roma il 10 e 11 luglio presso il centro congressi La Nuvola. L’evento, organizzato congiuntamente dai governi di Kiev e Berlino, mira a definire strategie concrete per la ripresa del Paese, con un’attenzione particolare ai settori chiave come infrastrutture, sanità, istruzione e inclusione sociale.
Le donne e il processo di pace
Alla vigilia della conferenza, il 9 luglio, si svolgerà sempre alla Nuvola un incontro promosso da UN Women Italy, volto a sottolineare il ruolo cruciale delle donne nei processi di pace e ricostruzione. L’iniziativa coinvolgerà rappresentanti istituzionali, esperti internazionali e organizzazioni della società civile, e sarà sostenuta da enti specializzati come il Georgetown Institute for Women, Peace and Security. L’obiettivo dell’incontro e’ ribadire il ruolo centrale delle donne e promuovere la loro inclusione nel processo di pace e di ricostruzione del Paese. Spesso passano in secondo piano ma secondo i dati delle Naizoni Unite sono proprio le donne a subire il prezzo più alto della guerra. Dal 2022 sono state oltre 4.300 le donne ucraine uccise e quasi 11mila quelle ferite. Inoltre, secondo la missione di monitoraggio delle Nazioni Unite, da febbraio del 2022 a dicembre del 2024, i casi di violenza sessuale nelle zone di guerra sono stati almeno 433.
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