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La Conferenza Onu a New York per rilanciare la soluzione dei due Stati La Conferenza Onu a New York per rilanciare la soluzione dei due Stati 

Palestina, l’Onu prova a rilanciare la soluzione dei due Stati

La conferenza promossa da Francia e Arabia Saudita con l'obiettivo di promuovere il riconoscimento di uno Stato palestinese. Guterres: illegale l'occupazione della Cisgiordania

Guglielmo Gallone - Città del Vaticano

Si è aperta ieri al Palazzo di vetro di New York la conferenza di alto livello delle Nazioni Unite sulla «risoluzione pacifica della questione palestinese e l’attuazione della soluzione dei due Stati», promossa da Francia e Arabia Saudita. L’incontro, svoltosi con un mese di ritardo a causa dei recenti scontri tra Iran e Israele, disertato da Israele e Stati Uniti, mira a riattivare il percorso diplomatico verso il riconoscimento dello Stato palestinese, mentre sul terreno il conflitto diventa sempre più lacerante per migliaia di vite umane.

Guterres: non c'è sicurezza nell'occupazione

E proprio con un severo richiamo alla comunità internazionale ha aperto i lavori il segretario generale dell’Onu, António Guterres, secondo cui «siamo a un punto di rottura, la soluzione a due Stati non è mai stata così lontana». Guterres ha poi denunciato l’«annessione illegale e insidiosa» della Cisgiordania e la distruzione su larga scala di Gaza, definendole «intollerabili». Il segretario Onu ha invitato a respingere la «falsa scelta» tra sicurezza israeliana e diritti palestinesi: «Non c’è sicurezza nell’occupazione. Non possiamo aspettare condizioni perfette: dobbiamo crearle». Gli ha fatto eco il primo ministro palestinese, Mohammad Mustafa, che ha parlato di «anni d’attesa» e di «sofferenze immense», chiedendo dunque «un intervento internazionale autentico» e auspicando che la conferenza segni una svolta concreta. «Basta ignorare la vita e la dignità dei palestinesi: siamo esseri umani», ha dichiarato. Mustafa ha anche proposto l’invio, tramite risoluzione del Consiglio di sicurezza, di una forza temporanea internazionale per garantire un cessate-il-fuoco e proteggere i civili palestinesi.

Uno Stato palestinese

Se la scorsa settimana il presidente francese, Emmanuel Macron, aveva annunciato il riconoscimento formale dello Stato di Palestina — divenendo così il primo Paese del G7  a compiere questo passo —, il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, a New York ha ribadito che questa mossa diplomatica va intesa come «un rifiuto della logica di guerra e un appello mondiale alla costruzione della pace».  Uno degli obiettivi della conferenza, che proseguirà fino al 30 luglio, è spingere altri Paesi europei al riconoscimento dello Stato di Palestina.

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29 luglio 2025, 11:57