Netanyahu a cena da Trump, sul tavolo il cessate il fuoco a Gaza
Gianmarco Murroni - Città del Vaticano
La terza visita di Benjamin Netanyahu a Washington dal ritorno al potere di Donald Trump arriva in un momento cruciale, con il presidente degli Stati Uniti che lavora per arrivare a un’intesa sul cessate-il-fuoco a Gaza. "Penso che le cose stiano andando molto bene", ha detto Trump all'inizio della cena nella Blue room con il leader israeliano, esprimendo anche fiducia nel fatto che Hamas sia disposto a porre fine al conflitto che sta entrando nel suo 22esimo mese.
Controllo sulla Striscia
Netanyahu, d’altra parte, è stato più cauto sulla pace a Gaza: Israele manterrà "sempre il controllo della sicurezza sulla Striscia”, ha affermato, sottolineando che le autorità israeliane stanno "lavorando con gli Stati Uniti per trovare Paesi disponibili a dare un futuro migliore ai palestinesi" e accogliere quelli che vorranno andarsene dalla Striscia. "Ci sono persone - ha spiegato Netanyahu - che possono rimanere, ma se vogliono andarsene, dovrebbero poterlo fare”, ha detto, confidando poi di aver candidato il presidente Usa per il Premio Nobel per la Pace, presentandogli una lettera inviata al comitato del premio. "Sta forgiando la pace mentre parliamo, in un paese, in una regione dopo l'altra", ha detto Netanyahu.
Colloqui in Qatar
L'incontro a Washington è avvenuto mentre a Doha proseguono i colloqui indiretti sulla tregua: Israele ha respinto il sì condizionato di Hamas alla proposta Usa, ma ha accettato di continuare a negoziare con la mediazione di Egitto e Qatar. In queste ore, intanto, sono riprese le discussioni tra le delegazioni per arrivare a un accordo per il cessate-il-fuoco. Uno dei nodi resta la richiesta di Hamas che la tregua possa diventare il preludio di una pace, con il ritiro delle forze israeliane da Gaza. L’argomento è stato al centro delle discussioni di Israele con l'inviato speciale della Casa Bianca, Steve Witkoff, e con il segretario di Stato Usa, Marco Rubio.
Esplosione a Beit Hanoun
Sul campo, è di cinque soldati israeliani uccisi e altri 14 feriti (due in gravi condizioni) il bilancio dell'esplosione di un ordigno ieri sera a Beit Hanoun, nel nord di Gaza. A comunicarlo lo stesso esercito israeliano. Mentre almeno 20 palestinesi sono morti per raid dell'Idf su diverse aree della Striscia dall'alba di stamattina; colpita anche una tenda di sfollati nel campo di Nuseirat.
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