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Allarme negli ospedali per la mancanza di carburante a Gaza Allarme negli ospedali per la mancanza di carburante a Gaza

Gaza, l'allarme delle agenzie Onu: livelli critici di mancanza carburante. Rischio collasso

Dichiarazione congiunta di Unicef, Ocha, Undp, Unfpa, Unops, Unrwa, Wfp e Oms: "L'esaurimento del carburante comporta un nuovo, insopportabile fardello per un popolo che rischia di morire di fame"

Vatican News

Le Nazioni Unite lanciano un allarme per Gaza: la mancanza di carburante nella Striscia ha raggiunto "livelli critici", il rischio è di un vero e proprio collasso. In una dichiarazione congiunta, firmata da diversi organismi Onu - Unicef, Ocha, Undp, Unfpa, Unops, Unrwa, Wfp e Oms - si legge: "Il carburante è la spina dorsale della sopravvivenza a Gaza. Alimenta gli ospedali, i sistemi idrici, le reti fognarie, le ambulanze e ogni aspetto delle operazioni umanitarie. Le forniture di carburante sono necessarie per muovere la flotta utilizzata per il trasporto di beni essenziali attraverso la Striscia e per far funzionare la rete delle panetterie che producono pane fresco per la popolazione colpita. Senza carburante, queste linee di vita svaniranno per 2,1 milioni di persone".?

Un altro duro colpo per una popolazione che - in base alle stime fornite oggi dal Ministero della Sanità gestito da Hamas - registra 58.026 morti e 138.520 feriti a causa delle operazioni delle Forze di difesa di Israele (Idf) nella Striscia di Gaza. Secondo i dati forniti dal Ministero, dalla rottura del cessate il fuoco 18 marzo, sono morti altir 7.450 palestinesi, mentre 26.479 sono rimasti feriti.

"Niente servizi sanitari, niente acqua potabile, nessuna capacità di fornire aiuti"

"Dopo quasi due anni di guerra, la popolazione di Gaza sta affrontando difficoltà estreme, tra cui una diffusa insicurezza alimentare. L'esaurimento del carburante comporta un nuovo, insopportabile fardello per una popolazione che rischia di morire di fame", è la denuncia contenuta nella dichiarazione. "Senza carburante adeguato, le agenzie delle Nazioni Unite che rispondono a questa crisi saranno probabilmente costrette a interrompere completamente le loro operazioni, con un impatto diretto su tutti i servizi essenziali a Gaza. Ciò significa niente servizi sanitari, niente acqua potabile e nessuna capacità di fornire aiuti".?

Allarme per ospedali, trasporti, comunicazioni

Senza carburante adeguato, "Gaza rischia il collasso degli sforzi umanitari", affermano gli organismi Onu, ricordando che "gli ospedali sono già al buio, le unità di maternità, neonatali e di terapia intensiva stanno cedendo e le ambulanze non possono più muoversi. Le strade e i trasporti rimarranno bloccati, intrappolando i bisognosi. Le telecomunicazioni si interromperanno, paralizzando il coordinamento delle operazioni salvavita e tagliando fuori le famiglie dalle informazioni critiche e gli uni dagli altri".

Non solo: "Senza carburante, le panetterie e le cucine comunitarie non possono funzionare. La produzione di acqua e i sistemi igienico-sanitari si fermeranno, lasciando le famiglie senza acqua potabile, mentre i rifiuti solidi e le acque reflue si accumulano nelle strade. Queste condizioni espongono le famiglie a epidemie mortali e spingono i più vulnerabili di Gaza ancora più vicino alla morte".

Quantità insufficienti

Per la prima volta in 130 giorni, questa settimana è entrata a Gaza una piccola quantità di carburante: "È uno sviluppo gradito, ma è una piccola frazione di ciò che è necessario ogni giorno per mantenere la vita quotidiana e le operazioni di aiuto critiche", recita il documento. Le agenzie delle Nazioni Unite e i partner umanitari non possono che sottolineare l'urgenza di questo momento: "Il carburante deve entrare a Gaza in quantità sufficienti e in modo costante per sostenere le operazioni salvavita".

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13 luglio 2025, 11:00