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Civili palestinesi in attesa della distribuzione di cibo a Gaza Civili palestinesi in attesa della distribuzione di cibo a Gaza  (MAHMOUD ISSA)

La denuncia di oltre 100 Ong: "A Gaza ¨¨ carestia di massa"

In un documento 111 Ong impegnate nella Striscia denunciano una "carestia di massa". Tra i firmatari anche Caritas e Medici senza frontiere. Nelle ultime ore almeno 33 i morti per la mancanza di cibo. A Tel Aviv migliaia di attivisti in piazza contro il governo per l'uso della fame come arma di guerra. Intanto alla Knesset parte l'esame di una mozione per l'annessione della Cisgiordania

Roberto Paglialonga - Città del Vaticano

Non solo la violenza delle armi. A uccidere, nella Striscia di Gaza, provocando un "orrore senza precedenti" ¡ª le parole sono del segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, al Consiglio di sicurezza ¡ª sono anche, e negli ultimi giorni soprattutto, la fame e la malnutrizione. Almeno 33 persone da domenica, tra le quali anche 12 bambini, sono morte perché non avevano di che mangiare e il loro corpo è velocemente deperito, conferma il direttore dell¡¯unità di informazione delle autorità sanitarie locali, Zaher al Waheidi.

L'Onu: "Mille i morti mentre cercavano cibo"

Ma anche andare in cerca di cibo o mettersi in fila in attesa della distribuzione degli aiuti presso i centri gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation, appositamente istituita da Israele e Stati Uniti, è diventato pericoloso tanto quanto andare in trincea. In due mesi le persone affamate uccise nella Striscia di Gaza mentre cercavano cibo e acqua sarebbero circa 1.000, dice l¡¯Alto commissario Onu per i diritti umani. "I cecchini sparano a caso sulla folla come se avessero il permesso di uccidere. Una caccia all¡¯uomo su larga scala, nella totale impunità", attacca l¡¯Unrwa.

L'allarme di 111 Ong: "Carestia di massa nella Striscia"

"Una carestia di massa", che bussa a ogni porta, denunciano in un documento congiunto 111 ong (tra queste, Medici senza frontiere, Amnesty international, Oxfam, Caritas), cui non sfuggono neanche i loro operatori sul terreno. "Il sistema umanitario guidato dall¡¯Onu non ha fallito; gli viene impedito di funzionare", si legge nella nota: "Affamare i civili come arma di guerra è un crimine di guerra". Pertanto, le organizzazioni umanitarie chiedono un cessate-il-fuoco immediato, l¡¯apertura dei varchi terrestri e la garanzia di un flusso libero degli aiuti. Perché rifiutarli "non è un ritardo, ma una condanna: la fame è qualcosa di inconcepibile", aveva detto ieri il patriarca di Gerusalemme dei latini, cardinale Pierbattista Pizzaballa, nel corso di una conferenza stampa assieme al patriarca ortodosso, Teofilo III.

Migliaia in piazza a Tel Aviv contro il governo per la fame a Gaza

Eppure, Israele è tornato a giustificarsi, sostenendo che l¡¯esercito non ha identificato nessuna carestia, e il Cogat (l¡¯organismo israeliano per il coordinamento delle attività governative nei Territori palestinesi) ha imputato il blocco ai valichi di Kerem Shalom e Zikim di 950 camion carichi di aiuti alle lungaggini burocratiche delle Nazioni Unite, che ancora non avrebbero ritirato gli aiuti. Ma una lettera per esortare il Cogat a garantire l¡¯afflusso di forniture sanitarie e beni essenziali è stata indirizzata all¡¯organismo anche dall¡¯Associazione dei medici israeliani, i quali si sono sentiti rispondere che "l¡¯Idf facilita costantemente e sistematicamente" il loro ingresso.
Affermazioni che lasciano attoniti, e hanno suscitato l¡¯indignazione anche all¡¯interno di Israele. Ieri migliaia di manifestanti hanno marciato a Tel Aviv, richiamando l¡¯attenzione sulla crescente carestia nell¡¯enclave palestinese e chiedendo la fine della guerra. Partendo da piazza Habima, si sono diretti nel centro cittadino portando sacchi di farina e foto di bambini di Gaza "morti di fame, semplicemente morti di fame", hanno scandito nei loro slogan. "Ci dicono che non c¡¯è la fame, sono bugie", ha detto un manifestante indicando foto di piccoli malnutriti.

Anche i giornalisti colpiti dalla sofferenza della malnutrizione

Spossati e affamati tanto da non riuscire più a lavorare sono anche gli operatori dei media nella Striscia. A denunciarlo, facendo seguito alle parole del sindacato della Afp, è anche il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj). Se "all¡¯inizio del conflitto cercavamo di documentare e raccontare la guerra, ora cerchiamo di sopravvivere", ha detto Moath al-Kahlout, corrispondente dell¡¯emittente Al Jazeera. La sofferenza inflitta ai giornalisti, è l¡¯accusa di Cpj, sarebbe "deliberata, per mettere a tacere la verità".

Ancora raid israeliani: dall'alba almeno 21 morti

All¡¯assenza di viveri continua ad associarsi la brutalità delle armi. Stamattina è di almeno 21 morti il bilancio delle vittime nei raid dell¡¯Idf sul territorio palestinese, riporta Afp citando fonti ospedaliere palestinesi. Secondo i dati forniti dalle autorità sanitarie locali oltre metà sarebbero donne e bambini. Ma di fronte a questa dinamica di sangue e violenza, i negoziati per la tregua in corso a Doha ancora non arrivano a una conclusione, sebbene fonti saudite segnalino che la maggior parte delle questioni controverse sarebbero ora state risolte. E domani, secondo Axios, l¡¯inviato Usa per il Medio Oriente, Steve Witkoff, dovrebbe incontrare a Roma il ministro degli Affari strategici israeliano, Ron Dermer, e un alto inviato del Qatar.

Alla Knesset la mozione per l'annessione della Cisgiordania

Intanto, sul fronte interno israeliano, il capo dell¡¯opposizione, Yair Lapid, accusa Benjamin Netanyahu di manovre per esentare dalla leva migliaia di ultra-ortodossi (haredi) in vista delle elezioni del Likud. Dall¡¯altra parte è destinata a suscitare polemiche la decisione della Knesset di procedere da oggi alla discussione di una mozione sull¡¯annessione della Cisgiordania a Israele. Un progetto presentato da esponenti dei partiti dell¡¯estrema destra religiosa, e da uno del Likud, ma caldeggiato ¡ª assieme all¡¯annessione di Gaza ¡ª anche dagli esponenti più oltranzisti del governo.

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23 luglio 2025, 11:57