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Un momento del dibattito dedicato all'economia sociale, al Teatro Cucinelli di Solomeo Un momento del dibattito dedicato all'economia sociale, al Teatro Cucinelli di Solomeo

A Solomeo, in Umbria, dibattito sull’economia che guarda al bene comune

Nel Teatro Cucinelli di Solomeo si è svolto il primo panel del Festival “Suoni Controvento” 2025, organizzato in collaborazione con Rai Umbria e dedicato all’economia sociale. Un confronto d’alto profilo sui modelli economici alternativi, ispirati alla giustizia, alla solidarietà e alla responsabilità sociale. Tra gli ospiti, economisti, imprenditori e il poeta Davide Rondoni che ha rilanciato l’attualità del pensiero di San Francesco

Fabio Colagrande - Città del Vaticano

Tra pietra antica e pensiero nuovo, si è parlato di economia non come calcolo ma come cura. Di mercati, sì, ma anche di giustizia. Di profitti, ma a servizio del bene comune. È accaduto in un teatro gremito, nel cuore dell’Umbria, tra i borghi antichi e i paesaggi silenziosi dell’Appennino, dove si è aperta l’edizione 2025 del festival “Suoni Controvento”, una manifestazione a impatto zero che da anni porta musica, arte e riflessione nei luoghi meno battuti del turismo di massa. A inaugurare la sezione dei panel, in collaborazione con Rai Umbria, è stato l’incontro “Come ricostruire un’economia sociale”, svoltosi il 15 luglio nel Teatro Cucinelli di Solomeo, in provincia di Perugia.

Un festival “controvento”, anche nel pensiero

Un luogo non casuale, simbolo stesso di un’economia che cerca armonia tra impresa, etica e bellezza. Il panel, primo dei quattro appuntamenti del ciclo “Ripartiamo dai Territori”, ha richiamato un pubblico numeroso e composito: rappresentanti delle istituzioni locali, esponenti delle associazioni datoriali e sindacali, protagonisti del terzo settore e semplici cittadini. Un “incontro di popolo”, come l’ha definito Giovanni Parapini, direttore di Rai Umbria.

Un’economia che cura, non che esclude

Moderato da Claudia Mazzola, presidente di Rai Com, il dibattito ha messo a confronto voci diverse ma unite da un comune intento: riflettere su modelli economici alternativi a quelli centrati unicamente sul profitto. Tra i relatori, l’economista Veronica De Romanis (Luiss e Stanford), l’ex ministro Francesco Profumo, Lucrezia Reichlin (London Business School), Ernesto Fürstenberg Fassio (presidente di Banca Ifis), e lo stesso stilista e imprenditore Brunello Cucinelli. L’orizzonte condiviso è quello di un’economia capace di accompagnare la società nella costruzione di una realtà più giusta, solidale e inclusiva. Al centro del dibattito anche la proposta di una "Carta per una nuova economia", un documento che mira a promuovere valori condivisi, responsabilità sociale e sostenibilità.

Il pensiero francescano come antidoto all’economia dell’accumulo

Tra gli interventi, quello del poeta Davide Rondoni, presidente del Comitato nazionale per gli 800 anni dalla morte di San Francesco che - ai nostri microfoni - approfondisce il tema dell'economia "francescana". “Spesso - spiega - si parla di Francesco con superficialità. Ma il suo carisma ha generato una grande riflessione sull’economia, da Bernardino da Siena a Pacioli, inventore della partita doppia”. Secondo Rondoni, la povertà francescana non è miseria, ma scelta consapevole e radicale di libertà dal possesso: “Francesco non chiudeva le botteghe di Assisi. Il suo messaggio era che il mondo non è tuo: né tua è la donna che ami, né tuoi i figli, né tua l’azienda. È un’idea di gratuità che può rifondare il nostro rapporto con i beni”.

Ascolta l'intervista al poeta Davide Rondoni

Arte, poesia e società: una lezione per l’economia

La poesia - prosegue Rondoni - ha molto da insegnare anche all’economia. “L’arte autentica è una continua approssimazione al vero. Allo stesso modo, non esistono teorie economiche perfette. Non si costruisce il paradiso in terra, come ci ricordano poeti come Eliot e i fallimenti del ‘900. Ma si può cercare un’economia più giusta, come si cerca di scrivere un verso migliore”. Un invito anche ad ascoltare le voci della cultura, spesso ignorate nei dibattiti economici: “Pasolini, Wojtyla, Eliot ci hanno indicato vie nuove. E oggi, di fronte a diseguaglianze crescenti, ansie giovanili, crisi della fertilità, è tempo di ripensare la nostra idea di benessere”.

Davide Rondoni
Davide Rondoni

Il servizio pubblico come presidio culturale

A sottolineare il valore di una riflessione così ampia è anche Giovanni Parapini, direttore di Rai Umbria, da anni promotore di un’informazione attenta al sociale. “È nella missione della Rai servire la comunità nazionale - spiega ai nostri microfoni - e i temi dell’economia sociale sono parte integrante del nuovo contratto di servizio. Personalmente, li sento molto vicini, avendo fondato nel 2021 la Direzione Rai per il Sociale, oggi evoluta in Rai per la Sostenibilità ESG”. Parapini evidenzia l’impegno della rete umbra nel raccontare le buone pratiche, superando la logica dello “spot”: “Il panel di Solomeo è stato l’occasione per affrontare temi complessi - debito pubblico, distribuzione della ricchezza, equità - in un contesto accessibile, grazie anche all’integrazione tra evento in presenza e trasmissione radio, TV e social”.

Ascolta l'intervista a Giovanni Parapini

Controvento, anche nei luoghi dimenticati

Il direttore di Rai Umbria ribadisce il valore del festival "Suoni Controvento", oggi considerato il terzo per importanza nella regione dopo il Festival dei Due Mondi e Umbria Jazz. “Lo abbiamo patrocinato e supportato con media partnership perché porta cultura nei luoghi meno conosciuti: borghi dell’Appennino umbro-marchigiano, paesi dimenticati dal turismo di massa. Un esempio è la Piana di Castelluccio, che da luogo di fioritura diventa palcoscenico di bellezza e pensiero”.

Un altro momento del panel sull'economia sociale organizzato durante il Festival "Suoni Controvento"
Un altro momento del panel sull'economia sociale organizzato durante il Festival "Suoni Controvento"

Una sinergia tra etica, cultura e futuro

Il panel sull’economia sociale è solo il primo di quattro incontri tematici che il festival propone quest’anno, in collaborazione con Rai Umbria, Tgr Umbria e Rai Pubblica Utilità. Seguiranno appuntamenti dedicati a Spiritualità, Cultura ed Educazione, e Creatività. A questi si affianca un ricco programma musicale e culturale con più di venti artisti e numerosi eventi diffusi. Fra gli altri Brunori SAS, Afterhours, Raphael Gualazzi, Serena Rossi, PFM, Nada, Dardust, che si esibiranno nei palcoscenici naturali del Festival, ma anche autori e autrici che presenteranno i loro libri, come Viola Di Grado, Valerio Mieli e Nicoletta Verni. A chiudere il sipario della IX edizione del festival l’omaggio a Pino Daniele, a dieci anni dalla sua scomparsa. Come ha ricordato Lucia Fiumi, presidente di AUCMA, “questa sinergia tra territori, arte e pensiero è lo spirito di Suoni Controvento: aprire spazi nuovi, fisici e mentali, per immaginare insieme un futuro più umano”.

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16 luglio 2025, 12:55