Terremoto in Kamchatka, tra i più violenti mai registrati. Allerta tsunami alle Hawaii
Roberta Barbi – Città del Vaticano
Lo hanno già classificato come uno dei terremoti più potenti mai verificatisi al mondo, la scossa che alle 8.25 ora giapponese – la notte in Italia – ha colpito l’estremo oriente della Russia. L’epicentro del sisma, di magnitudo verificata 8.8, è stato individuato a una profondità di circa 20 km e a 119 km dalla città di Petropavlosk, che conta 180mila abitanti, nella penisola della Kamchatka. Secondo le informazioni, ci sarebbero stati molti danni – è crollata la facciata di un asilo - e feriti, nessuno in modo grave, oltre a diversi blackout elettrici e interruzioni del servizio di telefonia mobile. Il più grave precedente nella zona, altamente sismica, risale al 1952.
Scosse di assestamento e onde anomale
Sono già iniziate le scosse di assestamento – già 36 di magnitudo tra 6.9 e 4.7 – che secondo gli esperti potrebbero durare anche fino a un mese, essendo stato definito quello di stanotte un “evento unico” nel suo genere. A fare paura, adesso, è l’allarme tsunami scattato in molte parti del mondo: una prima onda di tre-quattro metri si è già abbattuta su Elizovsky, sempre in Kamchatka, un’altra di altezza inferiore, invece, nella zona costiera di Severo-Kurilsk, principale insediamento delle isole russe Curii nel Pacifico. Intanto il Giappone ha evacuato oltre 900mila persone lungo la costa e interrotto i trasporti; nessuna anomalia per le centrali nucleari.
Allerta tsunami in tutto il Pacifico
L’allerta è scattata anche nella Cina orientale già alle prese con l’arrivo del tifone CoMay, e nelle Filippine, mentre dall’altra parte dell’oceano, attenzione in Alaska per onde che potrebbero raggiungere un metro d’altezza e nelle isole Hawaii dove per precauzione sono state chiuse le scuole, ma lo stato d’allerta per onde anomale ha convolto anche il Messico, il Perù, il Cile e la Nuova Zelanda.
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