Ucraina, Trump: missili Patriot già spediti dalla Germania
Roberta Barbi – Città del Vaticano
“Sto dalla parte dell’umanità e voglio finire questo bagno di sangue”: questa tra le ultime dichiarazioni del presidente americano Donald Trump sulla guerra in Ucraina. Se a Kyiv lunedì scorso aveva promesso nuove armi, tra cui i missili Patriot forniti dall’Unione Europea e che sarebbero già stati inviati dalla Germania, a Mosca ha lanciato un vero e proprio ultimatum minacciando l’imposizione di dazi secondari al 100% se non porrà fine alla guerra entro 50 giorni, dichiarazioni che il Cremlino si è riservato di valutare con calma.
La posizione dell’Unione Europea
Contro Mosca frena il 18.mo pacchetto di sanzioni previsto dall’Ue, almeno finché non si scioglierà il nodo sull’energia che ha causato il veto da parte della Slovacchia. L’Alta rappresentante per gli Affari Esteri Kaja Kallas, intanto, ha denunciato l’utilizzo di armi chimiche proibite da parte della Russia, documentato in almeno 9mila casi.
Attacchi notturni con almeno 3 morti
Sul terreno, stanotte, almeno due persone sono morte e due sono rimaste ferite in un attacco russo nell’est sul distretto di Kupianisk, mentre un altro morto si conterebbe a Sumy. Tanti i feriti anche nella regione di Kharkiv e molti i raid su diverse città; sorvolata anche la regione di Zaporizhia. Droni ucraini, invece, sono stati lanciati contro la città di Voronezh, nella Russia occidentale, dove avrebbero lasciato sul campo 27 feriti.
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