Ucraina, Trump verso il sì alla difesa aerea Patriot. Kellogg a Kyiv
Francesco De Remigis - Città del Vaticano
Il presidente americano ha reso pubblica la sua delusione nei confronti del presidente russo Putin, con cui ha avuto un lungo colloquio nei giorni scorsi. Il leader del Cremlino, ha spiegato Donald Trump, "parla in modo gentile e poi la sera bombarda tutti. E’ un problema. Non mi piace". Sulla base di questa constatazione, il presidente Usa ha fatto sapere di esser pronto ad annunciare oggi un nuovo piano per armare l'Ucraina, che includerà dotazioni offensive a lungo raggio; in grado, potenzialmente, di raggiungere obiettivi in profondità sul territorio russo. Era, questa, una delle richieste fatte dal presidente ucraino Zelensky alla Casa Bianca, finora senza alcun esito.
Oggi a Washington il segretario generale Nato
Secondo il sito di informazione Axios, la nuova iniziativa di aiuti militari statunitensi a Kyiv verrà presentata a Washington nell’incontro tra il presidente Trump e il segretario generale della Nato, Mark Rutte. "Manderemo i missili Patriot, di cui hanno disperatamente bisogno", ha spiegato Trump, che oggi sembra pronto ad assecondare le richieste dell’omologo ucraino. "Non ho ancora concordato il numero, ma ne avranno un po' perché hanno bisogno di protezione, l'Unione europea sta pagando per questo. Noi non pagheremo nulla, ma li invieremo all’Ucraina", le parole del presidente americano. Non si esclude che Trump possa inoltre annunciare nuove sanzioni economiche a Mosca.
Colpita Sumy, parzialmente senza elettricità
Nella notte, secondo l'aeronautica ucraina, la Russia ha lanciato quattro missili S-300/400 e 136 droni Shahed e droni esca. Colpita ancora una volta la comunità di Sumy, con un attacco aereo combinato a Shostka, nella regione settentrionale: 2 morti. Nella stessa regione, ieri un drone ha ucciso un civile e la città di Sumy è rimasta parzialmente senza elettricità. A Kyiv si lavora intanto all’incontro tra l'inviato speciale di Trump, Keith Kellogg, e gli 007 ucraini. “Contiamo sul pieno riconoscimento da parte degli Usa di ciò che si può fare per costringere la Russia alla pace", ha scritto Zelensky sui social. Kellogg è arrivato questa mattina e resterà nella capitale per tutta la settimana. Il capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, ha riassunto i temi in agenda: difesa, rafforzamento della sicurezza, armi, sanzioni, protezione del nostro popolo, rafforzamento della cooperazione tra Ucraina e Stati Uniti. Secondo Yermak, "la pace attraverso la forza è il principio del presidente degli Stati Uniti Trump e noi sosteniamo questo approccio".
Zelensky chiede la proroga dello stato di emergenza
Il presidente ucraino ha presentato alla Verkhovna Rada, il Parlamento monocamerale del Paese, i disegni di legge per prorogare lo stato di emergenza militare e la mobilitazione in vigore attualmente sino al 6 agosto. La proroga dovrebbe essere di 90 giorni, dal 7 agosto 2025 al 5 novembre 2025. Secondo Yermak, "la Russia non vuole cessare il fuoco. La pace attraverso la forza è il principio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e noi sosteniamo questo approccio". La Russia ha rivendicato questa mattina la conquista di un altro villaggio nella parte occidentale della regione ucraina del Donetsk, mentre le sue truppe avanzano verso la vicina regione di Dnipropetrovsk. Il ministero della Difesa di Mosca ha dichiarato che le truppe russe hanno preso il controllo del villaggio di Mirne, chiamandolo con il nome sovietico 'Karl Marx'.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui