Tregua tra Israele e Iran. Netanyahu: raggiunti tutti gli obiettivi
Marco Guerra – Città del Vaticano
Poche ore dopo la rappresaglia dell’Iran – pre-annunciata da Teheran e realizzata con il lancio di 14 missili sulla base militare Usa in Qatar, che non hanno provocato vittime - Donald Trump ieri sera, alle ore 17 Washington, ha dichiarato che Israele e Iran hanno concordato un "cessate il fuoco totale e completo", che determinerebbe una conclusione sorprendentemente rapida del conflitto.
Israele: rimossa minaccia esistenziale
Le prime conferme sono arrivate dai media dei due Paesi del medio oriente ma non dalle autorità politiche. Il ministro degli esteri iraniano Araghchi ha affermato che non esiste un accordo ma l’Iran fermerà la sua risposta se Israele cesserà la sua aggressione. Secondo indiscrezioni della stampa Usa, Trump ha comunque parlato con Netanyahu prima di annunciare la tregua. E questa mattina Israele ha dichiarato di aver accettato la proposta del presidente Trump per un cessate il fuoco bilaterale con l'Iran e di aver raggiunto "tutti gli obiettivi" della sua guerra contro la Repubblica Islamica. Con l'operazione 'Rising Lion' Israele "ha rimosso una duplice minaccia esistenziale immediata, sia nel campo nucleare che in quello dei missili balistici". Lo si legge nella nota dell'ufficio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu.
Gli ultimi attacchi nella notte
Nel frattempo, durante la notte, sono proseguiti gli attacchi incrociati. Israele ha emesso sei allerte riguardanti ondate separate di missili, uno di questi ha colpito un edificio civile a Beersheba nel sud causando diverse vittime. In Iran ucciso in un raid uno scienziato nucleare e altre nove persone sono morte nel nord del Paese sempre a causa di un attacco israeliano.
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