Accogliere per integrare la Citt¨¤ dei Ragazzi inaugura una nuova struttura
Stefano Leszczynski ¨C Città del Vaticano
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, la Città dei Ragazzi ha inaugurato un nuovo appartamento dedicato all¡¯accoglienza di minori, realizzato anche grazie al contributo della Fondazione BNL. La nuova struttura consentirà di accogliere 8 giovani in più, portando a 42 il totale dei posti disponibili nella Città dei Ragazzi, uno dei presidi più longevi e qualificati nella Capitale per l¡¯accoglienza e l¡¯accompagnamento di minori soli. Un¡¯iniziativa ancora più urgente oggi, alla luce del costante aumento dei minori stranieri presenti sul territorio nazionale. A presiedere la cerimonia di inaugurazione il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, insieme al cardinale Fabio Baggio, Sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e Chiara Cardoletti, rappresentante dell¡¯Unhcr per l¡¯Italia, San Marino e Santa Sede.
Un modello di cittadinanza condivisa
Fondata da Monsignor Carroll-Abbing e oggi ispirata ai principi dell¡¯enciclica Laudato Si', la Città dei Ragazzi ha accolto e formato, nel corso dei decenni, migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo, promuovendo inclusione, dignità e percorsi di autonomia, con particolare attenzione a chi vive situazioni di vulnerabilità. Qui si promuove una cittadinanza condivisa e un modello di ecologia umana integrale ispirato alle encicliche ¡°Laudato Si¡± e ¡°Fratelli tutti¡± di Papa Francesco. La cittadinanza, cuore della proposta pedagogica fin dalle origini, è intesa come processo di crescita e autodeterminazione. Negli anni quest¡¯Opera ha accolto più di 5000 ragazzi provenienti da 20 paesi del mondo ¨C Africa, Medio Oriente e Europa dell¡¯Est ¨C che hanno usufruito di oltre 10.000 ore di formazione. Più dell¡¯80% dei ragazzi viene inserito in percorsi lavorativi grazie alla collaborazione con enti pubblici, e imprese del privato sociale.
Accogliere, accompagnare, integrare
L¡¯integrazione non è mai un percorso a senso unico, spiega il cardinale Fabio Baggio, sottosegretario del Dicastero per lo sviluppo umano integrale. ¡°Papa Francesco ¨C ricorda il porporato - parlava sempre dell'integrazione come un processo a due vie in cui a mettersi in gioco è sia chi accoglie, sia colui che arriva. Quando si parla di integrazione si fa riferimento all¡¯impegno di una intera comunità per raggiungere un benessere maggiore condiviso¡±. Una visione condivisa anche dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha tagliato il nastro della nuova struttura d¡¯accoglienza: ¡°Bisogna muoversi nella direzione che mette al centro la persona, che non considera i migranti, le persone che cercano salvezza e che vengono dai Paesi poveri degli scarti. Ecco, superare questa cultura dello scarto e sentirsi invece tutti una grande comunità, scoprire il valore della fraternità e dell¡¯universalità dei diritti e della dignità della persona¡±.
Rifugiati, risorse preziose
La Giornata Mondiale del Rifugiato 2025 di venerdì 20 giugno ¡°sarà anche e soprattutto l¡¯occasione per riconoscere i rifugiati come risorse preziose per le comunità di accoglienza, - afferma Chiara Cardoletti, rappresentante Unhcr per l¡¯Italia - un'occasione per difendere il loro diritto a cercare sicurezza e protezione, e per promuovere l¡¯inclusione economica e sociale di chi cerca un nuovo inizio. Con il giusto supporto, le persone rifugiate possono contribuire in modo significativo all¡¯innovazione, allo sviluppo economico e alla costruzione di società più inclusive.
Una responsabilità condivisa
"Esiste una responsabilità condivisa di tutte le Istituzioni nel dare risposte valide, ma soprattutto offrire un percorso di accoglienza e di inserimento professionale per i minori stranieri non accompagnati¡±. Ad illustrare l¡¯importanza dell¡¯impegno privato nel sostenere una rete di solidarietà e accoglienza è Laura Chiaretti di Bnl, che ha finanziato la nascita della nuova struttura alloggiativa: ¡°Il tema del lavoro e avere una prospettiva futura è una priorità per i ragazzi che arrivano nella nostra città, è la loro prima preoccupazione dopo avere avvertito i familiari che stanno bene. Ogni minore che arriva qui da solo, spesso dopo viaggi dolorosi, porta con sé non solo ferite e paure, ma anche sogni, talenti e desiderio di riscatto¡±.
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