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Il coro e l'Orchestra dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia Il coro e l'Orchestra dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia 

La nuova stagione di Santa Cecilia, una “cavalcata” come auspicio

La Valchiria di Richard Wagner apre la stagione 2025-26 dell’Accademia ceciliana, con tanti debutti e novità. Poi i grandi nomi della direzione e solisti d’eccezione si contenderanno i favori del pubblico sia della sinfonica che della cameristica

Marco Di Battista - Città del Vaticano

Sarà la Valchiria di Richard Wagner a inaugurare, il prossimo 23 ottobre, la stagione sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. La vera notizia però è che l’opera sarà eseguita in forma scenica: per la prima volta la Sala Santa Cecilia cambierà totalmente aspetto. Più Bayreuth o più Teatro dell’Opera? Vedremo che cosa ha pensato Vincent Huguet, regista francese non ancora cinquantenne ma già con una carriera notevole. Debutta a Roma con il suo primo Wagner, così come Daniel Harding nella sua prima Valchiria. Nell’inaugurazione delle prime volte va ricordato senz’altro che il progetto ceciliano non si limita alla prima giornata del “Ring” wagneriano ma l’intenzione è di eseguirlo integralmente (a Roma non si fa dal 1961).

Com’è ormai abitudine, la conferenza stampa di apertura delle grandi istituzioni musicali propone una lista di grandi nomi, nel caso dell’Accademia soprattutto direttori. Ecco allora tra ritorni e conferme come Myung-Whun Chung, Tugan Sokhiev, Semyon Bychkov, Sir John Eliot Gardiner, Daniele Gatti, Sir Antonio Pappano, Charle Dutoit o Teodor Currentzis. A questi ovviamente bisogna unire Daniel Harding, direttore principale che, tra l’altro, continuerà l’integrale delle sinfonie di Gustav Mahler dirigendo la Terza e la Quarta. Eppure, le personalità da tener d’occhio nella stagione sinfonica sono altri tre: il ceco Petr 杏MAP导航lka, Direttore Principale dei Wiener Symphoniker, la tedesca Joana Mallwitz, prima donna ad essere direttore principale della Konzerthausorchester Berlin, e del rumeno Cristian Ma?elaru, che nonostante la imponente carriera non ha mai diretto l’orchestra ceciliana.

L’inaugurazione della stagione cameristica è per il primo novembre con il trio formato da Lisa Batiashvili al violino, Gautier Capuçon al violoncello e Jean-Yves Thibaudet al pianoforte. Anche qui non manca un super elenco di celebrità, visto che ormai con buona pace dei compositori il concerto lo fanno gli interpreti più dei programmi. Il fascino della cameristica, però, resta intatto per chi ama la musica. András Schiff, Beatrice Rana e Lang Lang si contenderanno il repertorio pianistico (e il senso di un recital). Asmik Grigorian ci incanterà cantando ?ajkovskij e Rachmaninov, il Quartetto Ébène continuerà l’integrale dei quartetti beethoveniani. Forse stavolta sarà la musica antica a stuzzicare maggiormente il pubblico della Sala Sinopoli: dal Messiah di Haendel diretto da Christophe Rousset alla arie napoletane di Nicolò Piccinni cantate da Rosa Feola. Una particolare menzione merita indubbiamente l’omaggio ad Alessandro Scarlatti in occasione dei 300 anni dalla morte: Vespro e Messa di Santa Cecilia ci aspettano il 26 novembre

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11 giugno 2025, 15:37