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Operazioni di emergenza in Israele dopo gli attacchi iraniani Operazioni di emergenza in Israele dopo gli attacchi iraniani  (AFP or licensors)

Attacchi nella notte tra Iran e Israele

Dopo l'attacco israeliano di giovedì scorso le sirene d'allarme sono scattate a Tel Aviv in seguito al lancio di missili ordinato da Teheran. Forti esplosioni anche nella capitale iraniana. Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, chiede di mettere fine all'escalation

Marina Tomarro - Città del Vaticano

Notte di grande paura per Israele. Almeno cento i missili lanciati dall'Iran, in risposta ai precedenti attacchi israeliani, con forti esplosioni e colonne di fumo che si sono alzate anche nel centro di Tel Aviv, e boati fino a Gerusalemme. L'ambasciatore statunitense in Israele, Mike Huckabee, ha dichiarato che a causa dei bombardamenti iraniani, durante la notte trascorsa, il personale della rappresentanza diplomatica si è dovuto recare nei rifugi almeno cinque volte. Le sirene d'allarme sono scattate a Tel Aviv in seguito al lancio di missili dall'Iran verso Israele. L'esercito israeliano ha raccomandato alla popolazione di rimanere nei rifugi. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno riferito che questa mattina sirene di allarme antimissile sono state attivate in diverse aree del Paese, tra cui la Giudea e la regione del Mar Morto, a seguito dell'individuazione di droni lanciati dall'Iran verso Israele. Ed è salito a quattro il bilancio delle vittime delle varie ondate di attacchi iraniani, secondo gli ultimi aggiornamenti diffusi dai Servizi di emergenza. Al momento i feriti sono circa un'ottantina, alcuni dei quali molto gravi.

Esplosioni a Teheran nella notte

Dalle prime ore di oggi si sono sentite forti esplosioni anche a Teheran dopo la ripresa degli attacchi israeliani nella capitale iraniana. Secondo le testimonianze, le esplosioni si sono verificate nella parte orientale della città. Una densa colonna di fumo si è alzata a sud nell'aeroporto di Mehrabad. Si registrano esplosioni anche in altre città iraniane. Secondo i media locali, l'esercito iraniano, utilizzerà 2.000 missili nei suoi prossimi attacchi contro Israele. Si tratta di un numero 20 volte superiore rispetto ai missili lanciati finora. Alti funzionari militari avrebbero affermato che questi attacchi non sono azioni limitate, ma continueranno. Da Teheran, ieri, era stato diffuso un bilancio di 78 morti e 329 feriti a causa degli attacchi israeliani. Tra le vittime, secondo quanto emerso, ci sono anche il capo dell'esercito regolare, Mohammad Bagheri, e il comandate delle Guardie Rivoluzionarie,  Hossein Salami.

Prevalga la pace e la democrazia

Mentre questi attacchi incrociati tra Israele e Iran fanno temere un'ulteriore escalation nel Medio Oriente, si registrano numerose reazioni internazionali contro questi cupi scenari di guerra. Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha chiesto di mettere fine all'escalation: "Pace e democrazia prevalgano" Ma il ministro degli Esteri iraniano Araghchi ha fatto sapere che continueranno a rispondere all'attacco israeliano per difendere la sovranità e la sicurezza nazionale. E nel frattempo dagli Stati Uniti il presidente Donald Trump ha esortato l'Iran a raggiungere un accordo sul nucleare, ora che Israele ha lanciato attacchi contro il Paese. 

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14 giugno 2025, 09:43