I Giardini del Quirinale: quando la bellezza diventa per tutti
Marina Tomarro - Città del Vaticano
Un'occasione eccezionale, per visitare i Giardini del Palazzo del Quirinale, e poter salutare il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Sono state oltre 1700 le persone invitate tramite Roma Capitale ei sodalizi nazionali del Terzo settore, che nella giornata del 2 giugno hanno potuto godere di un pomeriggio davvero speciale. Fra loro persone con disagio e fragilità sociale, ma anche gruppi di anziani e alcuni piccoli pazienti oncologici dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Un pomeriggio di gioia e bellezza, con percorsi specifici studiati per le disabilità, accompagnati dall'esibizione musicale della Banda Interforze e della Banda Rappresentativa Regionale ANBIMA APS Lazio, del Coro giovanile regionale dell'Emilia Romagna e del Coro Giovanile Toscano. Per l'occasione nei Giardini sono state esposte anche macchine e moto d'epoca legate alla storia del Quirinale. E nel corso dell'evento il momento più atteso da tutti: l'arrivo del presidente Mattarella, che ha salutato alcuni presenti.
L'attenzione del presidente Mattarella per i più fragili
"Questa attenzione verso le persone fragili da parte del nostro presidente - spiega Isabella Li Gotti del Servizio rapporti per la società civile e la coesione sociale del Quirinale - nasce già dal suo primo mandato, nel 2015, quando espresse il desiderio di una maggiore apertura delle sedi presidenziali agli italiani, in particolare alle categorie dei più deboli, per favorire anche un'efficacia delle persone alle Istituzioni. E noi per fare questo ci siamo ispirati proprio ad una sua frase in cui detto che le barriere più difficili da abbattere sono proprio quelle della nostra Quindi abbiamo voluto che queste aperture divenissero un esempio per sconfiggere quelle barriere architettoniche e mentali, perché tutti hanno diritto di usufruire delle bellezze che possediamo. L'apertura dei Giardini a queste fasce inizia nel 2022, e diventa quindi un momento molto importante, per permettere a queste persone di sentirsi davvero parte della nostra istituzione¡±. "Noi abbiamo iniziativa tutto l'anno - continua Isabella Li Gotti - A Castel Porziano c'è il centro ricreativo diurno destinato a persone adulte con disabilità, dove tutti possono godere di una giornata in spiaggia senza barriere. E lì accogliamo anche i bambini che vivono in carcere con le madri. E' molto commovente vedere questi piccoli abituati a vivere liberi dietro le sbarre, poter giocare sulla spiaggia e divertirsi in mare, come ogni piccolo al mondo avrebbe diritto a fare".
Un giardino che custodisce tesori botanici
Il Quirinale racchiude al suo interno un giardino di circa quattro ettari, la cui storia è strettamente connessa con l'evoluzione del complesso monumentale. Entrando nel Palazzo dalla via del Quirinale, attraverso Porta Giardini, l'occhio si perde tra l'ampia distesa verde che sovrasta l'area, iniziando dal Viale delle Palme, affiancato da entrambi i lati da dodici aiuole geometriche che ospitano una ricca collezione di specie arboree. "Questi Giardini nascono nel pieno Rinascimento - racconta Mauro Piacentini, responsabile dei Giardini del Quirinale - e sono stati voluti da un raffinato cardinale, monsignor Ippolito d'Este, che era amante delle belle arti e desiderava fare di questo luogo, un posto pieno di meraviglie botaniche ed architettoniche. Nel corso degli anni hanno avuto tanti interventi, tra i più importanti quelli realizzati da Papa Gregorio XVI che nel 1832 volle creare il giardino inglese all'interno degli storici giardini all'italiana. Per questa ragione qui sono presenti moltissime qualità di piante, anche di tipo esotico, che convivono insieme in questa sorta di microclima di cui questo luogo gode durante tutto l'anno¡±. E proprio perché tutti possano visitare e ammirare questo giardino, è stato sviluppato anche un percorso sensoriale. "Da qualche anno - sottolinea Piacentini - ho voluto implementare il giardino sia nei colori che nelle essenze. Abbiamo quindi piantato diversi tipi di rose, alcune specie molto profumate e diverse piante olfattive. In questo modo anche le persone che non vedono possono godere di queste bellezze con il tatto e l'olfatto. E il complimento più bello e commovente che ho ricevuto da alcuni di loro, è stato quando hanno detto che grazie a questo percorso hanno avuto la percezione non solo di sentire il giardino, ma anche di vederlo con i loro occhi"
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