Promuovere i cammini per far rinascere i piccoli borghi
Marina Tomarro-Città del Vaticano
Capire come il Giubileo ha impattato sul turismo sostenibile in Italia, quali siano stati i risvolti positivi e negativi di questo tipo di viaggio spirituale e religioso, che ha visto l'arrivo di milioni di visitatori giunti da ogni parte del mondo, e quanto abbia poi favorito anche la conoscenza di mete meno note, ma ugualmente ricche di bellezze artistiche e naturali, a beneficio dell'intero sistema-Paese, contrastando lo spopolamento delle aree interne, dei borghi autentici e delle isole minori. Questo l'obiettivo della X Edizione del MEET Forum Gli Stati Generali del Turismo Sostenibile, che si è svolto oggi a Roma presso il Pio Sodalizio dei Piceni, al Complesso San Salvatore in Lauro. L'incontro che ha avuto come focus dei vari panel proprio la tematica dell'impatto della spiritualità e della sostenibilità nelle vite di turisti, pellegrini e operatori della filiera, è stato promosso da Destination Italia Group, con il patrocinio del Ministero del Turismo Italiano. "Questo incontro ha una duplice importanza - ha spiegato Dina Ravera, Presidente Destination Italia Group - da una parte vuole affrontare una riflessione sulla pace, e di tutto ciò che il cammino religioso e spirituale, va a valorizzare. Dall'altra parte c'è la conoscenza del patrimonio immenso che ha l'Italia e che ha bisogno del supporto di tutti per essere messo in luce. E questo si può fare unendo tutte le forze per favorire il turismo lento. In Italia ci sono oltre 4000 comuni che rischiano lo spopolamento, e questi non devono essere lasciati da soli e all'abbandono del tempo. I cammini possono essere un mezzo di conoscenza nuovo e di rinascita per queste realtà e noi stiamo lavorando tutti insieme su questo obiettivo¡±. All'incontro ha partecipato anche il ministro del Turismo Daniela Santanchè, che ha sottolineato l'importanza di promuovere un turismo sempre più inclusivo ed accogliente, aperto alla conoscenza dell'altro, e che non abbia paura delle diverse culture.
La bellezza dei cammini per riscoprire il territorio
E proprio i cammini sono stati il ??punto centrale dell'incontro. In particolare sono stati presentati il ??cammino dedicato a San Francesco Caracciolo e quello "Mater Dei", che attraversa i santuari mariani dell'appennino bolognese. "Anche la città di Bologna - ha spiegato Don Massimo Vacchetti, direttore dell'Ufficio della Diocesi di Bologna per la Pastorale dello Sport, Turismo e Tempo libero - soffre il fenomeno dell'overtourism. Moltissime abitazioni del centro sono state trasformate in alloggi per turisti, che purtroppo non riescono a godere pienamente delle tradizioni della nostra città, perché spesso tutto è concentrato in poche ore". Da li l'idea della riscoperta di un turismo diverso, che si muove lentamente e cerca di riscoprire il territorio che lo ospita. "Abbiamo pensato di creare un percorso parallelo a quello già esistente del Cammino degli Dei, che arriva da Bologna a Firenze - ha raccontato don Vacchetti - Tutti i santuari dell'Appennino bolognese, soffrono di chiusure e di uno stato di abbandono, che li deteriora. Il Cammino Mater Dei vuole ridare una nuova linfa vitale proprio a questi luoghi. Infatti, nelle tappe del percorso, le famiglie che abitano vicino questi santuari, hanno creato, punti di ristoro, degli alloggi per dormire, si occupano della cura di queste chiese, e tutto ciò fa sentire il pellegrino accolto, e questi luoghi diventano una meta per lo spirito¡±. E tra i nuovi Cammini c'è anche quello dedicato a San Francesco Carraciolo, il patrono dei cuochi. "Questo cammino - ha spiegato Nicola Caracciolo di San Vito, Responsabile del Cammino di San Francesco Caracciolo - va a ripercorrere l'ultimo viaggio, che fece il Santo prima di morire tra Loreto e Napoli. Lui morì in realtà ad Agnone, però poi i frati portarono il suo corpo fino a Napoli. È un cammino molto lungo, di circa 500 km, ma attualmente sono fattibili solo i primi 100, speriamo di riuscire presto ad aprire nuovi tratti, in particolare quelli campani, anche per la conoscenza dei territori più interni come quelli del casertano¡±.
La situazione in Terra Santa
Nel corso del convegno, si è parlato anche della situazione in Medioriente e nella Terra Santa con due collegamenti da Gerusalemme. Uno con il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latinie l'altro con Fra Gianfranco Pinto Ostuni, Ordine Frati Minori, che hanno evidenziato l'importanza del ritorno dei pellegrini in quei luoghi. "Qui molte famiglie vivono grazie ad attività turistiche - ha detto fra Gianfranco - piccoli negozi di artigianato locale o lavoratori nelle strutture alberghiere che ospitano i pellegrini. Adesso tanti sono senza sostegni economici e ci sono bambini che chiedono il pane per poter mangiare qualcosa. Per questo è importante che qui torni quanto prima la pace"
Creare una foglia per promuovere la pace
E al Meet Forum era presente anche il progetto ¡°IdentyTree: l'Albero delle Identitࡱ, un progetto di arte partecipata che integra formazione esperienziale, rigenerazione urbana, e turismo di relazione. "Il nostro obiettivo - ha spiegato Stefano Battiato tra i promotori del progetto e presidente di Happy Coaching Roma - è quello di far partecipare tutti alla nostra opera d'arte. Solo a Roma sono state circa 2000 le persone che hanno partecipato alla creazione del nostro albero. Ognuno ha creato una foglia in creta, noi poi chiediamo a tutti di scrivere su di essa un'abilità che possa promuovere la pace, e che sia letta da tutti coloro che vedranno questo albero, che viene portato nelle scuole, nelle piazze, nei parchi, perfino nei parcheggi E questo lo facciamo anche con i turisti, proprio per valorizzare le attività del territorio. Il turista così vive un'esperienza particolare, che lo mette davvero a contatto con la città che visita, lasciandogli un ricordo che non dimenticherà. Naturalmente lavoriamo molto con le scuole, con i bambini ma anche con i loro genitori, con loro sia un percorso di riflessione sulla pace, ma anche la parte artistica delle foglie da realizzare e colorare insieme¡±
Cammini che conducono verso la pace
All'incontro ha partecipato anche Massimiliano Menichetti, vicedirettore editoriale dei Media Vaticani, responsabile della testata Radio Vaticana - Vatican News, che ha spiegato l'importanza di raccontare il Giubileo come un cammino che coinvolge tutto il mondo. "Nella nostra radio ¨C ha spiegato Menichetti - ci sono colleghi che arrivano da 69 nazioni e comunichiamo in 56 lingue, quindi raccogliamo una quantità di richieste ma anche tanti riscontri. C'è una grande richiesta di cammini interiori soprattutto ora che ci sono tante guerre e conflitti. Abbiamo ascoltato il problema del Medioriente dove se non c'è turismo rischiando di scomparire delle generazioni che vivono di questo, poi ci sono i cammini di chi fugge dal conflitto. Noi abbiamo raccontato queste storie, e in questi percorsi c'è la costruzione della pace, perché quando si incontrano le persone, si abbattono le frontiere della paura e si ci inizia a conoscere, e solo così si va verso la pace¡±. Tra i partecipanti anche sua Rebecca Nazzaro, direttore dell'Opera Romana Pellegrinaggi ¡°Il Giubileo ci da l'opportunità di valorizzare tutti quei luoghi da cui ha avuto origine la nostra fede ¨C spiega suor Rebecca Nazzaro ¨C e naturalmente Roma in questo è la maestra, quindi in questo convegno vogliamo raccontare proprio questo che ci descrive un po' anche alle nostre radici si partecipa ad un pellegrinaggio, bisogna lasciare a casa quelle che sono le nostre certezze, e capire che la vita va vissuta all'essenziale. Il pellegrinaggio diventa allora una meta nel cuore, dove ti rendi conto che il superfluo non serve, un po' una parafrasi della vita, ed è un grande aiuto, perché ci aiuta a scendere nel profondo di noi stessi, un po' come scendere nel Carcere Mamertino, o nella Tomba di Pietro o di Paolo, si scende per poi risalire alla luce con un cuore nuovo¡±
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui