杏MAP导航

Cerca

L'Ucid al Giubileo del lavoratori L'Ucid al Giubileo del lavoratori  (UCID, Unione Cristiana Imprenditori DirigentI)

Ucid, gli imprenditori cattolici in assemblea a Caivano: etica e profitto possono convivere

Nella Terra dei Fuochi, l'Unione Cristiana imprenditori e dirigenti si riunisce per rilanciare alcuni aspetti della Dottrina Sociale della Chiesa: rispetto dei diritti dei lavoratori e delle regole del mercato, qualità nei processi produttivi. Gli industriali Brancaccio e Storchi parlano della loro esperienza per far sì che le imprese italiane adottino principi di sostenibilità

Alessandro Guarasci - Città del Vaticano

Domani, 29 giugno, l’assemblea Ucid a Caivano, Terra dei Fuochi. Un luogo segnato dalla sofferenza, dalle cronache che raccontano degrado e illegalità. Ma anche un luogo dove la speranza non si spegne e dove il cambiamento è possibile. Per questo motivo, gli imprenditori cattolici di tutta Italia hanno scelto di riunirsi proprio lì. L’Ucid comunica che “Caivano non è un luogo convenzionale per un meeting d’impresa, ma è esattamente il luogo giusto per testimoniare che si può fare impresa in modo diverso”. Ma cosa si aspettano gli europei da un’impresa? Che venga rispettata la sostenibilità sociale. Lo dice uno studio condotto in Portogallo, Spagna, Italia, Slovenia e Croazia secondo cui il 70% ritiene importante che le aziende rispettino, prima di ogni cosa, i diritti dei propri collaboratori. Il 66,6% degli intervistati poi pensa che l’impronta ambientale rimanga cruciale.

Stefania Brancaccio
Stefania Brancaccio

Stefania Brancaccio: chi pensa solo al profitto dura poco

Stefania Brancaccio è un’imprenditrice di lungo corso, vicepresidente di Coelmo spa, un’azienda che in Campania produce gruppi elettrogeni. Brancaccio è anche segretario generale dell’Ucid e pensa che “la responsabilità sociale non è una policy e non è un capitolo del bilancio. Usando un termine ginnico è una postura, e nasce sempre prima di un business plan, non viene dopo il profitto, ma assolutamente precede il profitto e soprattutto lo legittima La mia impresa, la Coelmo, è nata 80 anni fa e penso che se avesse pensato solo al margine, al profitto sarebbe forse durata molto poco”.

Per Brancaccio, la Dottrina Sociale della Chiesa è una pratica concreta da applicare tutti i giorni, perché non si sta “parlando di un timbro da mettere su un regolamento aziendale. Non è un bollino etico, bensì qualcosa di molto più profondo, più impegnativo, secondo me anche molto più bello, è proprio uno stile di vita. Quando ci chiedono 'insomma voi imprenditori della dottrina sociale della Chiesa, che cosa fate di diverso dagli altri?', io gli rispondo: niente di clamoroso, noi cerchiamo ogni giorno di essere uomini e donne coerenti, di fare bene, perché la Dottrina Sociale della Chiesa si vive”. Ma fondamentale, poi, per un imprenditore è riuscire a trasferire i propri valori ai collaboratori. Io non voglio essere guardata da loro come un modello. I miei collaboratori devono riconoscersi in un progetto che li valorizza, che li interpella, che li ascolta e che li coinvolga”.

Fabio Storchi
Fabio Storchi

Fabio Storchi: chi agisce in modo etico ha credibilità sul mercato

Fabio Storchi è invece presidente di Vimi Fasteners Spa, azienda che punta sull’innovazione nel settore della meccatronica, ed è presidente del Consiglio direttivo dell’Ucid Emilia-Romagna. Per lui etica e internazionalizzazione, in un mondo segnato da contrapposizioni e guerre commerciali, possono andare d’accordo. “Noi portiamo avanti politiche di alleanza di lungo termine rispettando quelle che sono i codici del commercio mondiale con correttezza e con continuità”, perché “se uno agisce in modo etico mantiene una credibilità sul mercato. E questo consente di avere rapporti di lunga durata con la clientela. Questo è un aspetto di fondamentale importanza per chi opera nel B2B come noi, ma credo che non ci sia molta differenza per chi opera nel B2C”.

Insomma, le regole del commercio mondale, il rispetto degli standard lavorativi sono fattori che permettono di rimanere sul mercato e che spesso sono apprezzati anche dalla gente comune. Il tema dell’etica è fondamentale, se è vero, come dice l’ILO, che tre persone su mille al mondo sono costrette a svolgere un lavoro che è stato loro imposto mediante coercizione o inganno e che non possono abbandonare. Ma ad oggi si può fare qualità, si possono rispettare i principi etici della Dottrina Sociale della Chiesa, con un giusto profitto per l'imprenditore? “Assolutamente sì – afferma l’ingegnere Storchi - questo è nelle cose, e questo è nei numeri, e le assicuro è nell'esperienza della maggior parte delle imprese italiane. Il mio formatore è stato Alfredo Ambrosetti e, una delle prime regole, dei primi comandamenti che mi ha insegnato è la moralità e la longevità. Nel senso che chi opera moralmente ed eticamente in modo corretto ha molte probabilità di avere un'attività che dura nel tempo”.

 

 

 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

28 giugno 2025, 09:00