L¡¯etica stanca in una ²õ´Ç³¦¾±±ð³Ù¨¤ senza pi¨´ domande
Stefano Leszczynski - Città del Vaticano
Nell¡¯istante in cui varchiamo la soglia di casa, prendiamo i mezzi pubblici o ci tuffiamo nel traffico, ci relazioniamo con il mondo circostante e ci confrontiamo con le regole del vivere quotidiano, noi decidiamo che persona essere. Possiamo essere scostanti e brutali verso il prossimo, irrispettosi delle regole perché così ci conviene, adottare comportamenti egoisti; oppure avere una visione della realtà orientata al bene comune, incentrata su principi e valori universalmente riconosciuti come tali. Insomma, spetta a noi chiederci se lasciare liberi i nostri istinti o adottare un comportamento diretto a realizzare il nostro progetto di vita. Sembra scontato, ma non lo è.
L'etica stanca, ma è preziosa
Rocco D¡¯Ambrosio, ordinario di Filosofia politica presso la Pontificia Università Gregoriana, nel suo ultimo libro ¡°L¡¯etica stanca. Dialoghi sull¡¯etica pubblica¡± edito da Studium, cerca di delineare un percorso di etica pubblica, ossia una riflessione su come ci comportiamo nelle reti di relazioni che frequentiamo e quali principi etici ci aiutano a risolvere piccoli e grandi dilemmi. ¡°Si tratta di scoprire ¨C spiega D¡¯ambrosio ¨C se l¡¯etica pubblica stanca, annoia o infastidisce; oppure se l¡¯etica pubblica si è stancata di essere trascurata o maltrattata¡±. E¡¯ così che nasce questa rassegna che esplora temi cruciali e dibattuti di etica pubblica. Scrive D¡¯Ambrosio: ¡°Che stanchi o meno, che si sia stancata o meno, l¡¯etica resta sempre necessaria, indispensabile, preziosa per diventare sé stessi, ovunque e comunque. E ciò vale non solo per la singola persona ma anche per ogni famiglia, gruppo, organizzazione, comunità, istituzione¡±.
La dimensione pubblica è anche nel web
La sfera pubblica è molto più ampia della sfera prettamente politica e ci permette di ritornare alle persone, a considerare le persone per come si comportano nel pubblico, anche in quella fetta di pubblico che abita le nostre case attraverso internet, attraverso i social network, con il quale ci colleghiamo a un mondo ¡®virtuale¡¯ che spazia da casa nostra fino agli angoli più oscuri della terra. ¡°Come dice Salvatore Natoli ¨C spiega Rocco D¡¯Ambrosio parlando con i media vaticani - l'etica é il nostro modo di stare al mondo, l'etica pubblica, invece, il nostro modo di stare nel mondo pubblico, nella sfera pubblica, e riguarda tutti, ognuno con le proprie responsabilitࡱ. Insomma, un particolare ambito dell'etica che allo stesso tempo ha forti e anche gravi ripercussioni sul nostro essere interiore. Soprattutto se facciamo riferimento a una situazione in cui l'etica ci provoca una situazione di forte disagio nel nostro rapporto con gli altri, nel rapporto con la società nella quale viviamo. ¡°Aumenta la rabbia e purtroppo aumenta anche la violenza. Basti pensare - nota l¡¯autore - alle cronache quotidiane su quello che avviene in ambito domestico oppure nei luoghi di lavoro: se rispettiamo i canoni etici rispettiamo anche la sicurezza del lavoro e quindi abbiamo meno morti. Eppure il numero delle vittime non diminuisce mai.
Il populismo nemico dell'etica
Nel libro di Rocco D¡¯Ambrosio ci sono dei riferimenti molto diretti anche al mondo della politica, e cioè al rapporto tra la politica e i cittadini, al modo in cui la politica rappresenta il mondo e rappresenta le idee, cerca di carpire consensi. ¡°Alla politica spetta avere un progetto architettonico di tutta la comunità politica, come dice il Concilio. E in questo progetto vanno considerati tutti i soggetti, la finalità - cioè perché stiamo insieme, che cosa vogliamo realizzare insieme - e i mezzi con cui vogliamo raggiungere questo progetto¡±. Non manca, infine, il riferimento a un tema particolarmente dannoso a livello sociale, che è quello del populismo. In questo caso è l'assenza di etica a diventare un elemento condiviso, un ¡®valore¡¯ comune. ¡°Il problema del populismo che è uno dei mali contemporanei e istituzionali fra i più forti e fra i più marcati - osserva l¡¯autore - è un problema molto serio. Prima di tutto perché i populisti non amano né rispettano il pubblico, ma soprattutto non rispettano le persone, di cui si servono invece come delle risorse pubbliche per accrescere il proprio potere o per confermare il consenso¡±.
L'impegno individuale
Tornare all¡¯etica pubblica richiede un impegnativo esercizio individuale le cui ricadute hanno tuttavia un impatto sociale fondamentale. ¡°Dovremmo tornare a imparare a metterci in discussione nel quotidiano e a farlo insieme. Dobbiamo liberarci dell¡¯attitudine all¡¯autoreferenzialità acquisita frequentando i social e tornare a guardarci negli occhi¡±.
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