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Un'immagine del carcere di Pozzuoli Un'immagine del carcere di Pozzuoli 

Italia, Antigone: carceri sovraffollate e record di suicidi

Presentato oggi a Roma il XXI rapporto dell'associazione sulle condizioni di detenzione: in 30 prigioni italiane celle di soli 3 metri quadrati. Oltre al sovraffollamento, preoccupa l'emergenza suicidi e l'aumento esponenziale dei reclusi negli Istituti di pena minorili

Valerio Palombaro - Città del Vaticano

Oltre 62.000 detenuti nelle carceri italiane, a fronte di una capienza regolamentare di 51.280 posti. Questo il dato sul sovraffollamento delle carceri italiane al 30 aprile 2025 contenuto nel XXI rapporto dell’associazione Antigone sulle condizioni di detenzione in Italia, presentato oggi a Roma e intitolato “Senza respiro”. I posti non disponibili nelle carceri italiane per inagibilità o ristrutturazioni sono almeno 4.500 e, dunque, il tasso medio effettivo di sovraffollamento medio è almeno del 133%.

Le carceri più sovraffollate

Delle 189 carceri italiane quelle non sovraffollate sono ormai solo 36, mentre quelle con un tasso di affollamento uguale o superiore al 150% sono 58. E' Milano San Vittore l'istituto più affollato (220%), seguito da Foggia (212%) e Lucca (205%). In tutti e tre i casi ci sono più del doppio delle persone che quelle carceri potrebbero e dovrebbero contenere.  “I detenuti crescono di circa 300 unità ogni due mesi – si legge nel rapporto Antigone -. Per contrastarne la crescita bisognerebbe costruire sei carceri l'anno per un costo di circa 180 milioni di euro, senza contare il personale”. Dei 95 istituti visitati dall’associazione Antigone, in 30 “c'erano celle in cui non erano garantiti tre metri quadri calpestabili per ogni persona”.  

Nel 2024 record di suicidi

L'emergenza morti in carcere non dà segni di arresto. Anzi, continua a peggiorare. Nel 2024 sono stati almeno 91 i casi di suicidi commessi da persone private della libertà. Tra gennaio e maggio 2025, almeno 33. “Il 2024 passa così alla storia come l'anno con più suicidi in carcere di sempre, superando addirittura il  record del 2022 quando l'emergenza ha avuto inizio”, denuncia il rapporto Antigone, specificando che i numeri citati provengono dal conteggio elaborato da  Ristretti Orizzonti nel Dossier “morire di carcere”. Il 2024 passa alla storia anche come l'anno con più decessi in carcere in generale: sono state complessivamente 246 le persone che hanno perso la vita nel corso della loro detenzione.  

L’aumento dei reclusi negli Istituti di pena minorili

Il sovraffollamento non colpisce solo le carceri per adulti. Per la prima volta nella storia interessa anche gli istituti penali per minorenni dove sono 611 i ragazzi detenuti (di cui 27 ragazze). “Un record storico che ha caratteri preoccupanti se si pensa al fatto che alla fine del 2022 negli Ipm c’erano 381 persone”, evidenzia il rapporto Antigone, imputando l’aumento di questi numeri al “decreto Caivano” che ha fatto crescere enormemente i numeri, soprattutto dei ragazzi in custodia cautelare (il 65% dei minorenni è infatti recluso senza una condanna definitiva).

Un'alleanza per rendere il carcere più umano

“Di fronte a tutto questo dobbiamo costruire una grande alleanza di tutti coloro che intendano muoversi nel solco dell'articolo 27 della Costituzione, a partire dalle Università, dalle associazioni, dal mondo delle professioni e dai sindacati”, ha dichiarato durante la presentazione del rapporto Patrizio Gonnella, presidente di Antigone. “É necessario che a partire dal linguaggio – ha aggiunto - si ridefinisca un senso comune della pena e quanto meno non si metta mai in discussione la necessità di tutelare sempre la dignità di tutte le persone private della libertà. Le parole forti di Papa Francesco per una pena mite e mai disumana, nonché il suo discorso contro i mercanti della paura, speriamo restino un monito per tutti. Non è stato ascoltato in vita. Speriamo lo sia dopo la sua morte”.

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29 maggio 2025, 12:08