Ucraina, possibile incontro Putin-Zelensky in Turchia
Roberta Barbi – Città del Vaticano
“Aspetterò Putin in Turchia giovedì. Personalmente”. Con un post sul suo account di X Volodymyr Zelensky ieri sera ha accettato l’invito di Mosca a negoziati diretti da svolgersi giovedì 15 in Turchia - che come indicato dal presidente Erdogan si è messa immediatamente a disposizione della mediazione – ma precisando di attendere ora un cessate il fuoco completo e duraturo che possa “fornire la base necessaria alla diplomazia” già da oggi.
Il cessate il fuoco è la priorità
“Chi vuole la pace non può rifiutare la nostra offerta”, ha detto in precedenza il presidente russo Vladimir Putin, sulla cui posizione resta lo scetticismo di Parigi e Berlino: per il presidente Macron e il cancelliere Merz, la Russia vuole solo “guadagnare tempo”, mentre insistono sulla necessità del cessate il fuoco e della fine dei combattimenti. L’ipotesi di una tregua è la priorità anche per gli Stati Uniti, come espresso dal segretario di Stato americano Marco Rubio, atteso anche lui in Turchia dal 14 al 16 maggio prossimi. E proprio gli Usa sembra siano stati determinanti nella scelta di Zelensky, con il presidente americano Trump che ieri pomeriggio aveva auspicato che accettasse di incontrare Putin in Turchia.
Il sostegno dell’Europa
Quanto ai leader europei che sabato scorso si sono ritrovati a Kyiv per discutere la situazione, sono stati raggiunti, attraverso il suo videomessaggio serale, dal ringraziamento del presidente Zelensky, che ha esteso la propria gratitudine anche a quanti si sono collegati on line – ben 30 Paesi – e in particolare per il sostegno che non è mai venuto meno, all’Unione Europea e alla Nato.
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