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I presidenti di Stati Uniti (a destra) e Russia (a sinistra) I presidenti di Stati Uniti (a destra) e Russia (a sinistra)  (AFP or licensors)

Ucraina, attesa per la telefonata Trump-Putin. Pressing europeo per la tregua

Quello odierno sarà il terzo colloquio tra i due leader dall'inizio dell'anno. Le telefonate precedenti sono avvenute il 12 febbraio e il 18 marzo. "Il presidente è determinato a ottenere risultati concreti" sull'Ucraina, ha affermato l'inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff: "Se non ci riesce lui, non ci riuscirà nessuno". Nella tarda serata di ieri, conversazione telefonica tra i capi di Stato e di governo di Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia con il presidente Usa

Francesco De Remigis - Città del Vaticano

L’orologio della diplomazia è pronto a riattivare le lancette. Dopo i colloqui diretti tenuti dalle delegazioni di Russia e Ucraina a Istanbul il 16 maggio, che hanno aperto la strada allo scambio di mille prigionieri – “un fatto positivo dal punto di vista umanitario” secondo il segretario di Stato americano Marco Rubio – gli europei hanno ridimensionato l’aspetto militare di una eventuale missione in Ucraina dei cosiddetti “Volenterosi”. I leader di Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia hanno anche avuto una conversazione telefonica con l’inquilino della Casa Bianca nella serata di ieri per discutere del conflitto, dicendosi pronti a imporre nuove sanzioni a Mosca qualora Donald Trump non riuscisse oggi a ottenere dal presidente russo l’impegno per “un cessate il fuoco e colloqui di pace”.

Cauto ottimismo dagli Usa

Il fuso orario da tenere d’occhio è quello di Washington, da dove, alle 16 ora italiana, partirà la telefonata verso Mosca. L’atteso colloquio tra Trump e Putin è stato anticipato da Rubio, che ha espresso cauto ottimismo: il capo della diplomazia americana ha riferito di aver parlato di recente con il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, il quale avrebbe confermato l'elaborazione di una proposta di cessate il fuoco e la presentazione da parte di Mosca di "una serie di idee e condizioni" per avviare negoziati di pace concreti. "Attendiamo il documento – ha detto Rubio – e speriamo che sia vicino alle richieste ucraine", tanto da permettere un confronto costruttivo. "Penso che sarà una telefonata di grande successo, chiarirà alcune delle questioni in sospeso e ci porterà dove dobbiamo arrivare", è stato il pronostico di Steve Witkoff, inviato speciale di Trump.

Zelensky apre a un incontro con il presidente russo

"Sono pronto a partecipare a qualunque formato per la pace, a qualsiasi consesso negoziale che possa avvicinare la pace per il mio popolo", ha detto il presidente ucraino rispondendo a una domanda del quotidiano "il Messaggero", durante la sua visita a ieri dove ieri è stato ricevuto in udienza da Papa Leone XIV. Sulla sua disponibilità ad incontrare il presidente russo Putin, Zelensky ha detto: "Sì senza indugi". Sul campo gli attacchi continuano. Nella notte, nuovi raid aerei russi su Kherson: una donna uccisa e tre feriti, il primo bilancio. Le difese aeree dell'Ucraina hanno distrutto 76 droni lanciati dalla Russia.

Usa e Ue pronti a nuove sanzioni a Mosca

Trump ha chiarito che un mancato negoziato "in buona fede" da parte di Putin potrebbe portare a ulteriori sanzioni contro la Russia. Lo ha sottolineato il segretario Usa al Tesoro, Scott Bessent, parlando alla Nbc. Bessent ha spiegato che le sanzioni avviate durante l'Amministrazione democratica da Joe Biden erano inadeguate perché non hanno fermato le entrate petrolifere della Russia. Anche l'Ue, se Mosca non accetterà una tregua per poi sedersi a un tavolo di pace, ha concordato di imporre un nuovo pacchetto di sanzioni: dovrebbero essere adottate a breve e prevedere l’inserimento nella cosiddetta lista nera di altre 189 navi, della cosiddetta "flotta ombra" messa in campo per eludere le restrizioni sulle esportazioni di petrolio e gas, portando il totale a circa 340. "Accolgo con favore l’accordo sul nostro 17º pacchetto di sanzioni contro la Russia", ha dichiarato su X la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen: "Questa guerra deve finire, continueremo a esercitare una forte pressione sul Cremlino".

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19 maggio 2025, 08:31