Gaza, raid israeliano su una scuola che ospitava sfollati
Roberta Barbi – Città del Vaticano
Sta facendo discutere l’ultimo attacco dell’esercito israeliano sulla scuola Fahmi AlJarjaoui di Gaza City, nel quartiere Aldaraj di Gaza City, che ospitava un centinaio di sfollati, 30 dei quali – tra cui alcuni bambini – sono rimasti uccisi nel raid che ha causato anche una sessantina di feriti. Sono circa 50, in tutto, le vittime palestinesi dei bombardamenti israeliani sulla Striscia delle ultime 24 ore, secondo una stima delle autorità sanitarie di Gaza.
Il premier australiano: situazione inaccettabile
Intanto, nonostante un flusso minimo di aiuti umanitari verso la popolazione sia ripreso, la situazione della popolazione della Striscia resta drammatica. Il primo ministro australiano, Anthony Albanese, ha condannato duramente il blocco imposto da Israele: “Oltraggioso che uno Stato democratico blocchi cibo e forniture a persone bisognose”, ha detto, definendo le azioni di Israele “inaccettabili” e “prive di credibilità”, invece, le spiegazioni fornite. Albanese ha quindi ribadito il proprio sostegno per un cessate il fuoco e il rilascio di tutti gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas.
Il fronte libanese
Infine, sul fronte libanese, il leader di Hezbollah, Naim Kassem, è tornato a ribadire la posizione del gruppo che non discuterà la rinuncia alle armi ancora in suo possesso finché Israele non ritirerà le proprie truppe dalle cinque postazioni lungo il confine in cui le ha schierate e finché non cesseranno gli attacchi aerei.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui