Romania, Nicusor Dan è il nuovo presidente
Roberta Barbi – Città del Vaticano
Nella “Super Sunday” europea che ha visto andare al voto ben tre Paesi dell’Unione – anche Portogallo e Polonia – gli occhi del mondo sono puntati in particolare sulla Romania, che potrebbe essere ricordata per il primo duro colpo inflitto ai sovranisti d’Europa. A trionfare con poco più del 54% dei voti è stato il candidato liberale e filoeuropeo Nicusor Dan, già sindaco della capitale Bucarest, che ha battuto a sorpresa il leader di Aur ed esponente dell’estrema destra europea, George Simion, attestatosi al 45.6%.
L’annullamento del primo turno
Il risultato delle Presidenziali in Romania era particolarmente atteso a causa dell’annullamento del primo turno, nel dicembre scorso, da parte della Corte Costituzionale, per ingerenze da parte di Mosca. Allora, infatti, a essere in vantaggio, era il candidato filorusso Calin Georgescu. Ingerenze che, in verità, il governo romeno è tornato a denunciare anche nel caso di questo ballottaggio, il cui risultato è arrivato un po’ a sorpresa: nel primo turno, infatti, Simion aveva ottenuto il 40% dei voti, staccando il rivale Dan fermo al 20,9%. Stavolta, però, l’affluenza alle urne è aumentata di oltre due punti rispetto al primo turno.
L’ammissione della sconfitta
In un primo momento il nazionalista Simion, nonostante gli exit poll non lo dessero in vantaggio, aveva dichiarato la vittoria, salvo poi fare marcia indietro, ammettere di aver perso, e congratularsi con il vincitore: “Questa è la volontà del popolo romeno”, ha detto. “Il Paese vuole il dialogo, non l’odio – è stato invece il commento a caldo del trionfatore Dan – la Romania è tornata”. Dopo la notizia certa della vittoria, migliaia di persone si sono riversate ieri sera nel centro della capitale romena Bucarest per celebrare il trionfo del candidato centrista.
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