Paralimpiadi, non un supereroe ma uno che ha ripreso in mano la sua vita
di Rigivan Ganeshamoorthy
Mi sono preso qualche giorno per cercare di realizzare cosa è successo alle Paralimpiadi di Parigi ¡ª oro nel lancio del disco con 3 record mondiali ¡ª ma ancora faccio fatica a capire che non è un sogno. Ho provato a damme du pizze in faccia eh, ma non funziona uguale...
Scherzi a parte. Vorrei ringraziare la mia famiglia, i miei amici e tutti gli assistenti, tecnici, preparatori che mi sono stati accanto e che hanno contribuito a questa vittoria: siete stati fondamentali. Vorrei ringraziare la mia società, la Anthropos, per aver creduto in me e nelle mie potenzialità. Poi vorrei ringraziare tutte le persone che hanno speso un po¡¯ del loro tempo per mandarmi un messaggio o complimentarsi. Purtroppo non riesco a rispondere a tutti, ma sento il calore e per me vale moltissimo, grazie.
Infine vorrei cogliere l¡¯occasione per dire una cosa. In questi giorni molte persone mi hanno dato del ¡°supereroe¡±. Ecco, io non mi sento affatto un ¡°supereroe¡±. Sono solo un ragazzo di 25 anni che ha preso in mano la sua ¡°nuova vita¡± e ha deciso di cogliere tutte le opportunità. Tra queste lo sport, piuttosto che chiudersi in casa per non avere addosso lo sguardo di compassione delle altre persone. Ovviamente tutto questo non è stato immediato, ma ha richiesto tempo e le persone giuste al mio fianco.
Più che un ¡°supereroe¡±, quindi, penso di essere una persona forte e fortunata perché ho avuto accanto persone che mi hanno aiutato moltissimo, supportato e fatto forza. Senza di loro non ce l¡¯avrei mai fatta!
Questa medaglia d¡¯oro alle Paralimpiadi la dedico a tutta l¡¯Italia e a tutti gli italiani. La dedico a tutte le persone disabili che si sono fatte forza e hanno ripreso in mano la loro vita, ma soprattutto a tutti coloro che sono chiusi in casa e si sentono ¡°limitati¡± dalle loro condizioni. Se c¡¯è una cosa che mi ha insegnato la disabilità è che dietro a ogni limite si nasconde l¡¯opportunità di trovare una soluzione e che i limiti esistono per essere superati. Ve voglio bene. Firmato Rigi (er negretto).
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