Mai pi¨´ fame: appello ai leader mondiali in vista del G20
Fausta Speranza ¨C Città del Vaticano
Si intitola ¡°Mai più Fame¡±, il manifesto voluto dall¡¯organizzazione umanitaria Azione contro la fame e presentato ieri, in vista della Giornata mondiale dell¡¯Alimentazione, il 16 ottobre, e dei prossimi appuntamenti internazionali, a cominciare dal summit finale del G20, il 30-31 ottobre, sotto la presidenza italiana. Molti i personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, del giornalismo e del cinema che lo hanno sottoscritto.
Evitare la strage per fame nel mondo si può: i leader mondiali devono dimostrare la volontà politica di contrastare le cause strutturali, sottolinea il direttore generale di Azione contro la fame, Simone Garroni:
Il manifesto - sottolinea Garroni - parte dall¡¯assunto che è inaccettabile che ci siano 811 milioni di persone che soffrono la fame e oltre 2 milioni di bambini che muoiono ogni anno a causa della malnutrizione. Dobbiamo ricordarci - raccomanda - che il pianeta è in grado di produrre cibo a sufficienza per tutti, cure contro la malnutrizione infantile da tempo disponibili, efficaci e a basso costo, progetti di cooperazione in grado di realizzare l¡¯autosufficienza delle comunità vulnerabili. Il punto è - ribadisce - che siamo la prima generazione della storia che può eliminare la fame. Eppure, negli ultimi cinque anni, la fame è tornata a crescere affermandosi, in Italia e nel mondo, come piaga contemporanea: è inaccettabile! La fame è creata dall¡¯uomo e i nostri leader devono avere più coraggio e dimostrare la volontà politica di combatterne le ragioni di base: conflitti, diseguaglianze e cambiamenti climatici¡±.
L¡¯obiettivo per tutti
Il manifesto-appello, ha un duplice obiettivo: mobilitare la società civile sulla piaga contemporanea dell¡¯insicurezza alimentare e spingere i leader nazionali ed internazionali, a partire dal prossimo G20 a guida italiana, ad interventi concreti e coraggiosi che vadano ad intaccare le cause strutturali della fame. Garroni ricorda che una persona affamata non è una persona libera e che la fame tradisce gli intenti della Dichiarazione universale dei diritti dell¡¯uomo, per la quale ¡°tutti gli essere umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti¡±. Ad accompagnare il manifesto c¡¯è un filmato in collaborazione con il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Armando Trivellini, che alterna testimonianze dal campo con alcuni celebri discorsi tenuti da Martin Luther King, Ghandi e Greta Thunberg.
Alcuni dati
Se pensiamo all¡¯obiettivo ¡®zero hunger¡¯ tracciato dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile - prosegue Simone Garroni - capiamo che ci vuole evidentemente un cambio di passo. L¡¯ultimo Rapporto sull'insicurezza alimentare mondiale diffuso dalla FAO (SOFI 2021, The State of Food Security and Nutrition), testimonia che, nell¡¯ultimo anno, sono aumentate di 161 milioni le persone che soffrono la fame. Il Global report on Food Crisis 2021 evidenzia il drammatico ruolo delle guerre: sei persone su 10 tra quelle che soffrono la fame vivono in aree di conflitto. E fa riferimento agli effetti dei cambiamenti climatici: per 15 milioni di persone che vivono di agricoltura e allevamento rappresentano il primo fattore di insicurezza alimentare. E poi denuncia le diseguaglianze economiche, sociali e di genere che rendono i più deboli particolarmente vulnerabili agli shock e alle crisi economiche: sono responsabili del 26 per cento delle situazioni di insicurezza alimentare globale.
I compiti della politica
Garroni spiega che con ¡°Mai più Fame¡±, Azione contro la Fame - che nel 2020 ha aiutato oltre 25 milioni di persone in quasi 50 Paesi del mondo - intende ribadire che per liberare il mondo da questa piaga è necessario il massimo coinvolgimento della politica al fine di: riconoscere la lotta alla fame e alla malnutrizione come priorità nazionale ed internazionale di ogni governo; fermare l¡¯utilizzo della fame come arma di guerra; contrastare le disuguaglianze e promuovere il ruolo delle donne; fermare il cambiamento climatico e trasformare i sistemi alimentari per renderli più equi e sostenibili. ¡°La fame - afferma Garroni - è un problema complesso e richiede un intervento multisettoriale e a vari livelli, con il coinvolgimento di cittadini, imprese ed istituzioni. Ma è una questione fondamentale di civiltà e di diritti, oggi più centrale che mai, e noi non ci arrenderemo fino a che non verrà garantito ad ogni persona, oggi e domani, in Italia e nel mondo, il diritto al cibo, all¡¯acqua e ai mezzi necessari per garantire la salute e il benessere proprio e della propria famiglia¡±.
L¡¯opportunità del G20
Il gruppo dei 20 Paesi che rientrano tra le principali economie del mondo - rappresentano più del 80 per cento del PIL mondiale, il 75 per cento del commercio globale e il 60 per cento della popolazione del pianeta - si ritrovano nel summit di fine ottobre ancora sotto la presidenza italiana intorno al tema ¡°Persone, Pianeta, Prosperitࡱ. Un¡¯importante occasione per rilanciare la centralità dell¡¯accesso al cibo e alla sana alimentazione. L¡¯Italia, ospite delle sedi di FAO, WFP e IFAD, che ha recentemente ospitato i prevertici del Food System Summit e della COP26, è chiamata, secondo Azione contro la fame, ad avere la vocazione ad un ruolo chiave nella lotta alla fame nel mondo. Il Manifesto, insieme con un video realizzato da studenti, grazie all¡¯iniziativa nelle scuole di Azione contro la fame, viene presentato al presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi. Emergono raccomandazioni precise: prevedere per il 2022 un fondo di solidarietà alimentare e sostegno alle famiglie in Italia adeguato ai bisogni delle fasce deboli della popolazione; impegnarsi in un ambizioso piano di sostegno finanziario al prossimo Nutrition For Growth summit di Tokyo a dicembre 2021 e aumentare progressivamente l¡¯Aiuto Pubblico allo Sviluppo per la cooperazione internazionale fino a raggiungere lo 0,7 per cento del PIL entro il 2030; adoperarsi per la piena implementazione della ¡°Risoluzione 2417¡±&²Ô²ú²õ±è;che sanziona l¡¯uso della fame come arma di guerra; dare nuovo impulso agli Accordi di Parigi del 2015 per contenere il surriscaldamento globale entro +1,5°C; promuovere lo sviluppo prioritario dell¡¯agroecologia come strumento per assicurare sicurezza alimentare alle popolazioni più vulnerabili.
Tra gli scenari più urgenti
In particolare, con la campagna ¡°Mai più fame¡±, nei prossimi cinque anni Azione contro la fame punta a raccogliere fondi per finanziare quattro progetti che agiscono anch¡¯essi sulle cause strutturali della fame: nella secca regione del Sahel, per guidare gli allevatori verso i pascoli migliori grazie alle immagini satellitari; in Libano, per sostenere le popolazioni vittime del conflitto della vicina Siria; in India, realizzando orti giardino che migliorino il reddito, la sicurezza alimentare e il ruolo sociale delle donne; in Italia, dove con un sostegno alla spesa, un¡¯educazione alimentare per una dieta sana e un¡¯attività di formazione personale e professionale Azione contro la Fame consentirà alle famiglie vulnerabili della periferia milanese di passare dall¡¯emergenza all¡¯autonomia.
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