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L'appello della comunit¨¤ di Sant'Egidio a non lasciare soli gli anziani L'appello della comunit¨¤ di Sant'Egidio a non lasciare soli gli anziani

Sant¡¯Egidio: si migliorino cura e assistenza agli anziani

L¡¯appello a mettere la terza et¨¤ di nuovo al centro dell¡¯attenzione di parenti, amici, vicini e di tutta la societ¨¤. Giancarlo Penza della Comunit¨¤ di Sant¡¯Egidio: ¡°Grati al Papa per aver spiegato che il futuro del mondo passa per il rapporto tra generazioni¡±

Francesca Sabatinelli ¨C Città del Vaticano

Si celebrava un mese fa, era il 25 luglio, vigilia della ricorrenza dei santi Gioacchino ed Anna, nonni di Gesù, la prima Giornata mondiale degli anziani e dei nonni, istituita dal Papa perché i nonni, come disse lo stesso Francesco all¡¯, annunciando la Giornata, ¡°troppe volte sono dimenticati¡±. A ricordare bene quel 25 luglio è Giancarlo Penza, responsabile del servizio anziani della Comunità di Sant¡¯Egidio, presente quel giorno in piazza San Pietro con un gruppo di anziani, per ascoltare la parola del Papa in occasione della ricorrenza a loro dedicata. ¡°È stato un momento davvero indimenticabile. Siamo veramente grati a Francesco che ha voluto indire questa Giornata che, per fare un esempio, ha permesso a molti anziani che si trovano negli istituti di uscire per la prima volta dalla residenza, dopo oltre un anno e mezzo di isolamento¡±. Penza racconta la gioia nei loro occhi, la felicità di essere di nuovo insieme, di poter essere a San Pietro e poter celebrare con il Papa ¡°che ha dedicato loro parole molto toccanti e commoventi¡±. 

Ascolta l'intervista di Thaddeus Jones a Giancarlo Penza

La presenza fa la differenza tra la vita e la morte

La Comunità di Sant¡¯Egidio è da anni impegnata nell¡¯assistenza agli anziani, anche con un programma ad hoc previsto in estate, basato molto sul ¡®buon vicinato¡¯. Spesso, spiega Penza, quando si ha un anziano vicino di casa, bussare alla porta quando fa molto caldo, e chiedere se ha bisogno di aiuto ¡°può fare la differenza tra la vita e la morte¡±. L¡¯augurio è che, a partire dalle prossime settimane, la situazione possa cambiare, che gli anziani possano essere di nuovo messi ¡°al centro dell¡¯attenzione dei vicini, della popolazione, degli amici, dei parenti, che possano davvero tornare ad essere protagonisti della vita sociale¡±. 

Necessaria l¡¯assistenza a domicilio

Ad oggi, nelle grandi città, gli anziani, oltre i 65 anni, che vivono la condizione di isolamento sociale sono oltre il 40% della popolazione, una condizione estremamente pericolosa, soprattutto nel periodo estivo, quando le ondate di calore possono creare pesanti problemi fisici in loro. ¡°Ciò che può fare la differenza ¨C precisa Penza ¨C è la presenza di qualcuno che stia loro accanto, che ricordi loro ciò che devono fare, che chieda se hanno bisogno di qualcosa, insomma assisterli e aiutarli, ma anche attraverso gesti molto semplici, come andare a fare la spesa o comprare medicine¡±. Tra i momenti molti difficili vissuti ultimamente dagli anziani, ci sono stati i periodi di chiusura dovuti alla pandemia, ricaduti pesantemente su chi vive negli istituiti, per i quali ¡°il legame con il mondo di fuori è stato particolarmente difficile, perché la riduzione delle visite ha creato problemi psicologici, notevoli disagi mentali e depressione¡±.  Se c¡¯è una cosa che però questo periodo di Covid ha fatto capire è che, in Italia, ¡°il sistema di assistenza e di cura degli anziani funziona poco, perché poco concentrato sul domicilio e troppo sul trasferimento degli anziani nelle residenze, che sono luoghi in genere di solitudine, molto spersonalizzanti¡±. Si è dunque capito, o almeno questa è la speranza di Penza, che ¡°è necessario lavorare molto sul territorio, prestare cure e assistenza sul territorio, quindi più assistenza domiciliare. anche sanitaria e medica, più visite domiciliari e meno trasferimenti nelle residenze e nei pronto soccorso, che possono rivelarsi pericolosi, che possono creare molti problemi, soprattutto per la popolazione anziana e fragile¡±. 

Il Papa, la ricchezza del dialogo tra giovani e nonni 

Durante del 25 luglio scorso, il Papa sottolineò con forza l¡¯importanza della relazione tra generazioni, spiegando che ¡°senza il dialogo tra i giovani e i nonni, la storia non va avanti, la vita non va avanti¡±. Di questo è pienamente convinto Penza, per il quale ¡°il buon futuro del nostro mondo si prepara attraverso un rafforzamento del rapporto tra le generazioni¡±. Il bisogno è dunque reciproco, ne è prova il fecondo scambio che nasce dall¡¯incontro. ¡°Abbiamo bisogno ¨C conclude Penza ¨C di recuperare questa dimensione umana, vera, fisica del rapporto fra le persone. Gli anziani hanno bisogno dei giovani e i giovani degli anziani¡±.

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27 agosto 2021, 15:46