Funivia del Mottarone, monsignor Brambilla: controlli pi¨´ stringenti
Antonella Palermo - Città del Vaticano
Alle 12 è scattato il lutto cittadino nella città di Stresa, dove ieri è avvenuto l'incidente alla funivia del Mottarone. Per 14 minuti si sono fermate tutte le attività, uno per ogni vittima. Appese a un filo le condizioni del bambino unico superstite operato all¡¯ospedale Regina Margherita di Torino.
Indagini per omicidio colposo plurimo
Si indaga per omicidio colposo plurimo dopo il cedimento della funivia del Mottarone a Stresa, una tragedia che ha destato sconcerto in tutta Europa. Il dramma di quanto avvenuto è racchiuso nelle parole del presidente della Repubblica, Mattarella. Il capo dello Stato ha espresso dolore e la partecipazione dell¡¯Italia intera alle famiglie colpite e alle comunità in lutto. Mattarella non ha mancato di richiamare al rigoroso rispetto di ogni norma di sicurezza per tutte le condizioni che riguardano i trasporti delle persone. E su questa linea si è mossa la procura di Verbania, che ha subito avviato le indagini sull¡¯accaduto con l¡¯ipotesi di omicidio colposo. Possibile anche l¡¯ipotesi di attentato alla sicurezza dei trasporti. E quello che ci si chiede è proprio come una fune portante si sia spezzata all¡¯improvviso, facendo precipitare la cabina con un gruppo di turisti a bordo, in un impianto revisionato appena cinque anni fa. All¡¯Italia è giunto anche il profondo cordoglio dell¡¯Europa attraverso le parole della presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen.
Lo sgomento e il dolore dei vescovi
I vescovi italiani, riuniti a Roma per la loro 74ma Assemblea generale, partecipano al dolore delle cinque famiglie coinvolte e assicurano preghiere di suffragio. Il vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla, vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana, esprime il suo cordoglio: ¡°Ci lascia attoniti questa tragedia. Non può essere che la prima domenica in cui la gente ha pensato di passare la giornata in un posto incantevole possa finire in questo modo¡±, questo il commento del presule che aggiunge: ¡°Stiamo vicini soprattutto a questo bambino che sta lottando per la vita. Ho invitato tutte le comunità della diocesi a pregare¡±.
Brambilla: controlli più stringenti
¡°Chiediamo che le regole e i controlli di sicurezza siano stringenti. Bisogna che noi investiamo non solo nel costruire impianti nuovi ma nel manutenere tutti quelli già esistenti¡±, scandisce il vescovo. ¡°Bisogna entrare in una logica nuova per cui le infrastrutture non possono danneggiare la vita delle persone e il loro desiderio di serenità, di svago, di pace, di gioia. E¡¯ stato un segno particolarmente dirompente che il primo giorno (dopo le riaperture n.d.r.) in pratica sia avvenuta una tragedia così grande¡±. E fa l¡¯esempio di una nazione europea - che non cita ¨C che lo ha molto colpito ¡°perché ogni grande opera nuova deve prevedere i primi dieci anni di manutenzione e di gestione. Perché non sia creata semplicemente una nuova opera senza custodire ciò che c¡¯è sul territorio¡±.
Dopo pandemia: valorizzare capitale umano e servizi essenziali
Monsignor Brambilla esprime profonda commozione per la morte dei piccoli: ¡°Questa del dolore innocente dei bambini è una cosa ancora più straziante però non possiamo attribuire a chissà quale fatalità cose che hanno a che fare con la cura degli impianti e con l¡¯opera umana che, in questo caso, non ha funzionato. Il dispiacere è doppio e più insopportabile soprattutto se si riferisce rispetto al dolore innocente¡±. A margine, sulla fase di riaperture che in Italia si sta vivendo, il presule precisa: ¡°Un po¡¯ retoricamente ci stiamo ripetendo da 15 mesi che poi ¡®non sarà più come prima¡¯. Che non venga usata questa espressione in termini automatici o ¡®magici¡¯. Niente sarà più come prima se veramente noi vorremo ritornare all¡¯essenziale, non fare gli errori che abbiamo fatto, e innovare sulle cose che abbiamo capito¡±. Per esempio? ¡°Una correzione radicale della globalizzazione, la valorizzazione del capitale umano, di alcuni servizi essenziali che vanno tenuti in ogni paese¡±.
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