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In Per¨´ ¨¨ tornato l'uso delle pentole comunitarie In Per¨´ ¨¨ tornato l'uso delle pentole comunitarie

America Latina, il dramma dei 29 milioni di nuovi poveri

¡°Pentole comunitarie e stracci rossi alle finestre¡±, sono i simboli delle nuove ±è´Ç±¹±ð°ù³Ù¨¤ nella regione, messa in ginocchio da crisi economica ed emergenza Covid-19

Francesca Sabatinelli ¨C Città del Vaticano

Negli ultimi quattro anni il numero delle persone denutrite in America Latina è cresciuto di nove milioni, entro il 2020 si prospetta un aumento senza precedenti, di 29 milioni di nuovi poveri. Sono i dati resi noti da Azione contro la Fame, organizzazione umanitaria internazionale in prima fila nella lotta alla fame, che avverte come la crisi economica connessa all¡¯emergenza coronavirus inciderà sulla sicurezza alimentare di milioni di persone in America Latina. La pandemia, denuncia l¡¯organizzazione, ¡°ha causato un aumento del numero di bambini con malnutrizione acuta, ha paralizzato le esportazioni e ha aumentato il numero di lavoratori informali, che ora costituiscono il 70% della forza lavoro¡±. Lo conferma Benedetta Lettera, responsabile geografico America Latina di Azione contro la Fame:

Ascolta l'intervista a Benedetta Lettera

R. ¨C In America Latina, già dallo scorso anno, si è registrato un peggioramento della situazione e della insicurezza alimentare. Di fatto è la regione al mondo, secondo l'ultimo report delle Nazioni Unite, che, dal 2014 al 2019,  ha avuto un maggiore incremento della fame addirittura passando dal 23% a quasi il 32%. Che cosa quindi è successo con la pandemia? In America Latina, da marzo, quasi tutti i governi hanno preso la decisione del lockdown e le stesse misure che abbiamo preso in Italia, in generale in Europa. Il punto è che in America Latina l¡¯impiego informale è molto diffuso, il che significa che nonostante i governi abbiano messo in atto le misure per proteggere i lavoratori, c¡¯è tutta una parte della popolazione che è rimasta esclusa da questi aiuti. Se le persone non possono uscire di casa per andare a vendere al mercato, per andare a guidare il taxi, eccetera, non hanno da mangiare quel giorno, quindi la situazione è veramente molto preoccupante, soprattutto per quelle fasce di popolazione che già prima soffrivano una maggiore vulnerabilità rispetto alle altre.

E¡¯ stato quantificato il numero di persone che potrebbero, a breve, entrare a far parte dei poveri di quella regione, si parla di 29 milioni di cittadini, un numero spaventoso ¡­

R. ¨C S졯, è un dato drammatico. Francamente i Paesi dell¡¯America Latina hanno davvero fatto uno sforzo, nell¡¯ultimo decennio, per lottare contro la povertà, contro la fame, per migliorare tutta una serie di indicatori di sviluppo. La situazione di fragilità sistematica che esisteva prima, sommata a tutti gli effetti del lockdown e della pandemia, ha fatto calcolare alla Commissione economica per l¡¯America Latina e i Caraibi che ci saranno 29 milioni di nuovi poveri, di cui una buona parte in povertà estrema, ossia persone che non riescono a coprire i bisogni essenziali.

Tutto questo poi si lega ad una situazione drammatica dal punto di vista sanitario ¡­

R. ¨C La situazione sanitaria è molto difficile, si sono superati i 3 milioni di contagi e i dati continuano a peggiorare tutti i giorni. In America Latina sono chiusi in casa da marzo e continuano ad avere dei dati tremendi. Ci sono Paesi come la Colombia dove si stanno registrando 5000 casi positivi al giorno, e poi altri come il Guatemala, dove la curva dei contagi sale e scende perché c¡¯è una capacità di fare i test molto limitata. E quindi, malgrado gli sforzi, malgrado le regole di limitare i movimenti, va detto che un lockdown così duro come quello che abbiamo avuto qui Europa non è fattibile, quindi i contagi continuano ad esserci e continuano ad essere molti. E poi non dimentichiamo la fragilità del sistema di salute pubblica. Quando parliamo di America Latina parliamo di realtà diverse, però una cosa che accomuna tutti i Paesi è che nelle zone più lontane dalle grandi città, nelle zone rurali, nelle zone indigene, i servizi sono molto scarsi, i servizi per la salute, ma anche ad esempio il servizio di fornitura idrica, ecc. C¡¯è una lotta sul fronte sanitario che si sta facendo, ma che comunque è molto complicata. Noi stiamo distribuendo materiali di protezione personale a molti centri di salute che altrimenti non avrebbero neanche le mascherine per poter lavorare.

Avete indicato due simboli per definire la drammatica situazione di due Paesi dell'area: le pentole comunitarie in Perù e gli stracci rossi in Colombia. Che cosa ci raccontano?

R. ¨C Stiamo parlando di Lima e di Bogotà, due città come le nostre grandi città italiane, e per noi è stato molto forte dover andare a fare distribuzione di alimenti a persone che vivono, per esempio, a Lima, dove si è tornato a rimettere in funzione un¡¯altra volta le pentole comunitarie, il che significa che le persone si organizzano per cercare cibo e si appoggiano tra vicini di casa, a livello di quartiere. Erano meccanismi che il Perù metteva in atto negli anni ¡¯90, quando c¡¯erano una crisi economica tremenda e una situazione politica molto complessa. In Colombia è la stessa cosa, ci sono state persone che non potevano uscire di casa, ma che non avevano più cibo, per questo hanno cominciato a mettere degli stracci rossi appesi alla finestra o stracci bianchi per chiedere medicine,  ed è molto scioccante vedere questa cosa in grandi città come Bogotà e Lima. Se nelle aree più isolate, nelle comunità indigene, vediamo un sistema di salute che proprio non ce la fa ad affrontare l¡¯emergenza sanitaria, è nelle grandi città che vediamo la fame.

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22 luglio 2020, 14:26