Terzjus, nasce l'Osservatorio per dare forza al Terzo Settore
Alessandro Guarasci - Città del Vaticano
Il settore no-profit coinvolge in Italia quasi sei milioni di volontari e 850 mila dipendenti, distribuiti in oltre 360 mila organizzazioni, rappresentando più del 4% del Pil. Numeri che evidenziano il suo ruolo da protagonista, nell¡¯ambito dell¡¯economia sociale del Paese, e la cui azione è stata fondamentale durante l¡¯emergenza sanitaria legata al Covid-19. Sono stati infatti migliaia gli operatori e i volontari che hanno sostenuto le persone più fragili - anziani, poveri, famiglie con minori, diversamente abili - nel superare i problemi reali e gravi causati dall¡¯impatto della pandemia.
Uno strumento per sostenere l'associazionismo
Per sviluppare e promuovere cultura e ricerca su Terzo settore nasce Terzjus, l¡¯Osservatorio giuridico promosso da Luigi Bobba, già sottosegretario al Lavoro ed ex presidente Acli, che si propone di essere un luogo aperto - open source - per monitorare lo sviluppo della legislazione e alimentare, attraverso commenti, riflessioni ed esperienze, una efficace e corretta applicazione della riforma. Uno strumento quindi scientifico, specializzato nel campo, giuridico legislativo ma aperto agli apporti delle altre discipline.
Lottare contro le disuguaglianze
Intervendo oggi on-line alla presentazione dell'Osservatorio, la presidente del Senato Maria Alberta Casellati afferma che ¡°mai come oggi, infatti, gli operatori del Terzo settore rappresentano un alleato di cui le Istituzioni non possono fare a meno per arrivare nelle case di tutti, per aiutare chi ha bisogno e per assistere chi versa in gravi difficoltࡱ. Per il commissario europeo Paolo Gentiloni oggi più che mai ¡°serve lottare contro le disuguaglianze, rafforzare la resilienza. E queste sfide hanno bisogno dell¡¯associazionismo¡±.
Bobba: una cultura dell'associazionismo non solo sulla carta
Luigi Bobba afferma che ¡°con la riforma del 2017 è stato introdotto per la prima volta nell'ordinamento della nostra Repubblica un diritto comune del Terzo Settore. C'è anche un codice del Terzo Settore la legge sull¡¯impresa sociale quello sul 5 per mille. Allora mi è sembrato opportuno coinvolgere una rete di soggetti anche diversificati oltre alle grandi reti associative e di rappresentanza come il Forum, Assifero, la fondazione Italia Sociale, il Consiglio dell'Ordine dei commercialisti. E¡¯ sembrato opportuno creare uno strumento che sicuramente non va a esercitare una funzione di rappresentanza, ma invece svolge una funzione di monitoraggio, di accompagnamento e anche di proposta del complesso della legislazione del Terzo Settore. Questo attraverso diverse opzioni per far crescere una cultura comune un diritto vivente, non solo sulla carta¡±.
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