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Talitha Kum: il futuro dell'impegno contro la tratta

? giunta l¡¯ora di tirare le somme della prima Assemblea Generale della Rete Talitha Kum. A Roma, 86 delegate si sono riunite nei giorni scorsi per tracciare le direttive che guideranno il loro lavoro nei prossimi anni

Chiara Colotti ¨C Città del Vaticano

Dal 21 al 27 settembre, si è tenuta presso la sede dell¡¯Unione Internazionale delle Superiori Generali (UISG), la prima Assemblea Generale di Talitha Kum, la Rete Internazionale della Vita Consacrata contro la tratta di persone. Oltre a celebrare il decimo anniversario dalla sua creazione, le rappresentanti hanno valutato il lavoro svolto in più di 90 Paesi e definito le linee guida per il periodo 2020-2025. Sono tre le aree prioritarie messe in luce nella dichiarazione finale dell¡¯Assemblea.

Prima priorità: superare lo scarto di potere tra uomini e donne

Secondo l¡¯Unodc (Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine), il 72% delle vittime del traffico umano sono donne e bambine. Se si considerano poi le donne trafficate a scopo di sfruttamento sessuale, questa percentuale sale all¡¯83%. Numeri a dir poco allarmanti che sottolineano la necessità di leggi e politiche pubbliche a tutela della dignità e dei diritti delle donne e delle bambine. Le varie reti dell¡¯associazione, attive nei cinque continenti, lavoreranno per un empowerment reciproco nella lotta contro la tratta mettendo sempre al primo posto la dignità umana.

Seconda priorità: sviluppare alternative al modello neoliberale

Talitha Kum denuncia con forza il capitalismo sfrenato e il modello economico neoliberale che privilegiano il profitto rispetto alle persone, fomentando una cultura di violenza. Le religiose lanciano un appello forte e chiaro ai Governi affinchè vengano sviluppate alternative economiche giuste, approvate leggi anti-tratta e stanziati fondi per supportare programmi di prevenzione e di assistenza. Come evidenziato nella dichiarazione finale, le delegate si impegnano a sostenere pratiche economiche giuste in linea con i valori del Vangelo.

Terza priorità: applicare leggi e politiche migratorie giuste e adeguate

In tema di migrazione, la Rete internazionale rileva la presenza di leggi e politiche pubbliche basate su una cultura razzista e xenofoba che nega i diritti umani fondamentali ai migranti. Sicurezza, dignità, diritti umani e libertà fondamentali devono essere le colonne portanti delle politiche migratorie. A livello locale, i network di Talitha Kum intensificheranno i propri sforzi per assicurare migrazioni sicure e prevenire così che le persone cadano nelle mani dei trafficanti.

I dati fanno ben sperare

Come ricordato da Papa Francesco, nel corso dell¡¯Udienza del 26 settembre alle delegate di Talitha Kum, solo nel 2018, la rete ha aiutato più di 15 mila sopravvissute e ha coinvolto circa 235 mila persone in attività di prevenzione. Un bilancio assolutamente positivo che vede anche un ampliamento futuro nel numero delle reti: al momento si contano 52 reti in 92 Paesi, mentre nei prossimi anni sono previste tre nuove aperture in Mozambico, Tanzania e Taiwan.

Papa Francesco non ha mai smesso di incoraggiare le religiose nell¡¯accompagnare le vittime della tratta e nel ¡°curare¡± questa ¡°¡±. Sforzi congiunti e sostenuti nel tempo che hanno già dato i primi frutti; frutti riconosciuti dallo stesso Pontefice al quale le religiose hanno donato un¡¯icona proveniente dalla Siria realizzata dall¡¯artista Nemat Badawi con i frammenti delle rovine di Aleppo. 

¡°E anche lavorare insieme: è un esempio. È un esempio per tutta la Chiesa, anche per noi: uomini, preti, vescovi¡­ È un esempio. Andate avanti così! (Papa Francesco)¡±

 

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02 ottobre 2019, 13:56