Ad Ascoli Piceno Festival ¡°I Teatri del Sacro¡± sulle Opere di Misericordia
Amedeo Lomonaco ¨C Città del Vaticano
Non sono solo un Festival e neppure una semplice vetrina di nuove produzioni. Sono innanzitutto un¡¯avventura artistica e culturale dedicata alle intersezioni contemporanee, sempre più diffuse, fra il teatro, la tensione spirituale e le inquietudini della ricerca religiosa. Sono questi alcuni dei tratti distintivi degli spettacoli proposti dalla rassegna ¡°¡±, in programma ad Ascoli Piceno dal 19 al 23 giugno prossimi. L'iniziativa, promossa dalla Fondazione Comunicazione e Cultura, dalla Federazione Gruppi e attività teatrali e dall¡¯Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, si snoda quest¡¯anno attraverso 10 spettacoli.
In scena storie sulle Opere di Misericordia
Sul Festival, presentato oggi a Roma nella sala Marconi di Palazzo Pio, si sofferma il direttore artistico Fabrizio Fiaschini. Il tema scelto quest¡¯anno, sottolinea, è legato agli insegnamenti di Papa Francesco che nei molteplici volti della Misericordia vede anche i segni di un impegno verso l¡¯altro al servizio delle fragilità e delle povertà.
Il teatro è un modo per vivere il territorio
Iniziative come il Festival ¡°I teatri del Sacro¡± consentono di mettersi in ascolto del territorio, di rispondere alle sue istanze culturali. È quanto sottolinea Sergio Perugini dell¡¯Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana:
Apertura del Festival
Ad aprire il cartellone della rassegna, il 19 giugno, è ¡°Stabat Mater¡±, uno spettacolo ispirato al precetto ¡°consolare gli afflitti¡±. È un racconto che parla del dolore, dell¡¯esperienza del dolore, dell¡¯ingiustizia, della necessità di convivere con la tragedia. Il 20 giugno va in scena ¡°82 Pietre¡±. È la storia di una ragazza nuda che si aggira sotto la neve per le strade di un piccolo paese. Quel corpo nudo, vulnerabile, funge da detonatore: sprona a spogliarsi del vestito che si porta addosso e a cucirne uno nuovo per ¡°vestire gli ignudi¡±. Sempre il 20 giugno è in programma ¡°³§´Ç±ô¾±³Ù³Ü»å´Ç¡±: partendo dal testo ¡°Ogni cosa alla sua stagione¡± di Enzo Bianchi, fondatore della Comunità monastica di Bose, questo spettacolo si concentra sulla figura del monaco come esempio di vita spirituale. La giornata di giovedì si chiude con il monologo ¡°´¡³¦±ç³Ü²¹²õ²¹²Ô³Ù¾±²õ²õ¾±³¾²¹¡±. Il protagonista è un boss della ¡®ndrangheta, organizzazione criminale che utilizza riferimenti religiosi come codice tra glia affiliati.
Altri spettacoli della rassegna
Il 21 giugno è in programma lo spettacolo ¡°Sporco negro¡± che scardina pregiudizi e paure analizzando il pensiero xenofobo. Il secondo spettacolo in programma venerdì è ¡°Settanta volte sette¡± che affronta il tema del perdono attraverso la storia di due famiglie consumate dalla rabbia e del dolore. Lo spettacolo affronta il tema del perdono. Il 22 giugno la rappresentazione ¡°Piccoli Funerali¡± conduce lo spettatore in un viaggio nella propria anima e nel ricordo di chi non c¡¯è più. Nella giornata di sabato va in scena ¡°U Figghiu¡±. È la storia di un ragazzo schizofrenico convinto di essere la reincarnazione di Gesù Cristo. La giornata del 22 giugno si conclude con ¡°Simeone e Samir¡±, rappresentazione articolata attraverso il dialogo tra due uomini, un cristiano e un musulmano, situato ai tempi dell¡¯incontro tra San Francesco e il sultano. Ultimo spettacolo in scena è ¡°Il Vangelo secondo Antonio¡±. È la storia del parroco di una piccola comunità che si ammala di Alzheimer. Il sacerdote inizierà a perdere tutti i riferimenti della sua vita ma allaccerà un rapporto nuovo e singolare con Cristo.
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