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Yemen. La guerra non si ferma. E¡¯ strage di civili

Nonostante gli accordi di Stoccolma di dicembre, nel martoriato Yemen c¡¯¨¨ stata in media una vittima ogni 8 ore: 231 civili in totale e tra questi 56 erano bambini. Drammatiche le condizioni igienico-sanitarie in tutto il Paese

Camillo Barone ¨C Città del Vaticano

Dal prossimo 26 marzo saranno passati ormai 4 anni dallo scoppio della guerra civile in Yemen, che finora ha visto la morte di circa 7mila civili e costretto 3 milioni di yemeniti ad abbandonare le proprie case, diventando così sfollati interni. Circa il 90% della popolazione (24 milioni di cittadini su 30,5 totali) dipende totalmente dagli aiuti umanitari provenienti dall¡¯estero, in gran parte da Ong e Nazioni Unite. Il problema, secondo quanto riferisce Oxfam in un comunicato stampa, è che gli attacchi aerei, i bombardamenti e le esplosioni di mine hanno distrutto ogni tipo di infrastruttura civile, rendendo quindi impossibile il normale svolgimento dei corridoi umanitari per il trasporto di beni di prima necessità e medicinali. Il tutto è aggravato da una gravissima carestia che ha causato l¡¯azzeramento dell¡¯economia del Paese e la chiusura dei principali porti, compreso quello cruciale di Hodeidah.

Oxfam: emergenza colera più forte che mai

¡°Tutti gli indicatori umanitari in Yemen stanno peggiorando, 18 milioni di cittadini non hanno accesso ad acqua pulita e potabile e il numero di malnutriti cresce sempre di più¡±: così ha riferito Paolo Pezzati, Policy Advisor di Oxfam per le Emergenze umanitarie ai microfoni di Radio Vaticana Italia, aggiungendo che in Yemen si è registrato il più importante focolaio di colera della storia. Secondo Pezzati il Paese sta per entrare in una fase di non ritorno, dato che ¡°intere generazioni potrebbero non vedere il proprio futuro a causo del blocco totale di ogni tipo di attività civile¡±. Dure anche le critiche ai Paesi occidentali fornitori di armi alla coalizione saudita, ¡°tra i quali l¡¯Italia risulta essere uno dei principali venditori¡±.

Ascolta l'intervista a Paolo Pezzati

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20 marzo 2019, 14:40