Al via l¡¯undicesima edizione de ¡°La corsa dei santi¡±
Barbara Castelli ¨C Città del Vaticano
Correre insieme per ridare dignità alle bambine del Ghana. Con questo proposito il primo novembre, solennità di Tutti i Santi, avrà luogo l¡¯undicesima edizione de ¡°La corsa dei santi¡±. La manifestazione, presentata oggi a Roma, prenderà il via da piazza Pio XII, dinanzi piazza San Pietro, e vedrà la partecipazione di oltre 7.000 persone, con un percorso di 10 chilometri e uno di tre. La festa sportiva, che intende anzitutto riportare l¡¯attenzione sulla festività di Ognissanti, è promossa da Missioni Don Bosco nel mondo ed è organizzata dalla ASD Corsa dei santi, sotto il patrocinio, tra gli altri, del Pontificio consiglio della Cultura e del Pontificio consiglio per i laici, la famiglia e la vita. Oltre allo sport ¡°La corsa dei santi¡± ha a cuore sempre un aspetto solidale, che quest¡¯anno è dedicato al progetto ¡°Mai più schiave. Libere di crescere¡±. Testimonial per questa edizione, sarà l¡¯atleta Fiona May.
Un piccolo gesto per la giustizia sociale
¡°Per noi Salesiani è un¡¯occasione splendida, perché è un¡¯iniziativa rivolta ai giovani e i giovani sono i nostri destinatari¡±: ha detto, ai microfoni di Vatican News, Giampietro Pettenon, presidente di Missioni Don Bosco nel mondo. ¡°Quest¡¯anno ¨C ha spiegato ¨C abbiamo concentrato l¡¯attenzione sul Ghana, per aiutare le ragazze che sono vittime di tratta di esseri umani¡±. Nel 2014, ad Ashaiman, i Salesiani hanno dato vita a un centro di protezione dei minori, il CPC ¨C Child Protection Centre, che accoglie bambine e ragazze vittime di tratta di età compresa tra i 6 e i 17 anni. Per loro il CPC rappresenta un rifugio che garantisce un presente più sicuro e protetto, ma anche uno spazio dove possono costruire un futuro di nuove opportunità, ovvero seguire un percorso di riabilitazione e di formazione professionale che può culminare nel reinserimento familiare. Con il progetto ¡°Mai più schiave. Libere di crescere¡± Missioni Don Bosco vuole offrire un futuro anche alle ragazze più grandi, di età compresa tra i 14 e i 20 anni, vittime di traffico e tratta negli slum e alle frontiere del paese: al CPC le giovani saranno ospitate per un anno e seguiranno un percorso riabilitativo, al termine del quale frequenteranno una formazione professionale in pasticceria, estetica, sartoria o bigiotteria.
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