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Incontro promosso dal Banco Alimentare (archivio) Incontro promosso dal Banco Alimentare (archivio) 

Basta sprechi alimentari

In occasione della V Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, le Acli lanciano il progetto ¡°Il cibo che serve¡± per il recupero dei generi alimentari freschi in eccedenza.

Barbara Castelli ¨C Città del Vaticano

Ogni anno in Italia si buttano nel cestino alimenti per un valore di 16 miliardi. Nell¡¯odierna V Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, le Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) hanno presentato il progetto ¡°Il cibo che serve¡± per il recupero dei generi alimentari freschi in eccedenza. L¡¯iniziativa, finanziata dalla Regione Lazio e della durata di un anno, intende contrastare la povertà nell¡¯Urbe attraverso il recupero e la ridistribuzione del pane e dei cibi freschi di prossima scadenza. Lidia Borzì, presidente Acli Roma e provincia, ha annunciato che nascerà anche una App, per mettere in contatto gli esercenti con gli ¡°operatori che seguono gli ultimi¡±. Tutto questo, spiega ai nostri microfoni, favorirà una sorta di ¡°moltiplicatore di solidarietࡱ, accanto alle organizzazioni che già operano in questo orizzonte. Saranno, inoltre, ¡°attivati dei presidi sociali nella città, in modo particolare nelle periferie¡±, non solo per la ¡°distribuzione del cibo¡±, ma anche per creare dei ¡°veri percorsi di inclusione sociale¡±. Attenzione verrà dedicata anche alle attività aggregative, perché, rimarca Lidia Borzì, oltre alle ¡°povertà materiali¡± ci sono anche ¡°le povertà relazionali¡± e una delle più ¡°grandi povertࡱ che vive Roma è ¡°la solitudine¡±.

Ascolta e scarica l'intervista con Lidia Borzì

Spreconi addio

Secondo l¡¯ultima indagine della Coldiretti, comunque, sono stati compiuti considerevoli passi avanti, che portano l¡¯Italia a essere il quarto Paese al mondo nella lotta allo spreco alimentare. Solo nell¡¯ultimo anno, quasi tre italiani su quattro (71%) hanno diminuito o annullato questo consumo da pattumiera. Si tratta di un risultato importante, frutto di una maggiore sensibilità in Italia a poco più di un anno dall¡¯entrata in vigore della legge 166/16, tesa ad arginare lo spreco con una maggiore consapevolezza dei consumatori rispetto alle abitudini alimentari, semplificando le donazioni per le aziende agricole, industriali e della distribuzione commerciale, e anche nella ristorazione promuovendo l¡¯asporto degli avanzi di cibo con le cosiddette ¡°family bag¡±.

Buttati ogni anno 16 miliardi

Il problema resta, tuttavia, preoccupante. Lo spreco di cibo che nelle case degli italiani ammonta ancora a circa 145 kg all¡¯anno per famiglia, secondo Waste Watcher. A questa porzione (circa il 54% del totale) si aggiungono gli sprechi perpetrati nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell¡¯agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%) per un totale di oltre 16 miliardi in un anno.

Il consumismo ci ha abituati allo spreco

¡°Questa cultura dello scarto ci ha resi insensibili anche agli sprechi e agli scarti alimentari, che sono ancora più deprecabili quando in ogni parte del mondo, purtroppo, molte persone e famiglie soffrono fame e malnutrizione¡±. La cura della casa comune è un tema al quale Papa Francesco ha dedicato diversi interventi, soffermandosi soprattutto sugli sprechi alimentari. La catechesi dell¡¯udienza generale del 5 giugno 2013; la visita alla sede della FAO in occasione della Giornata mondiale dell¡¯alimentazione, il 16 ottobre 2017; così come alcuni paragrafi della ne sono alcuni esempi.

¡°Il cibo che si butta via è come se lo si rubasse dalla mensa del povero¡±

Il Papa all'udienza generale del 5 giugno 2013

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05 febbraio 2018, 12:50