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3. Sapersi rialzare

La gioia della Risurrezione

Il gesto giubilare dell’attraversamento della porta santa è un movimento simbolico con cui esprimiamo il nostro desiderio di lasciarci il peccato alle spalle per accedere alla vita di Cristo, porta spalancata alla speranza e via che ci conduce alla salvezza. I primi passi di queste meditazioni quaresimali ci hanno ricordato che, per rimanere saldamente uniti a Lui, dobbiamo imparare a nuotare nelle acque del nostro battesimo, accordando i nostri movimenti al ritmo del Vangelo. Nella misura in cui restiamo docili ai suggerimenti interiori dello Spirito, ci scopriamo capaci di assecondare un cammino che ci conduce a mettere l’altro al centro in modo libero e conforme all’amore di Dio.

Il momento più ispirativo della vita di Cristo per il nostro cammino discepolare è senza dubbio quello della sua risurrezione. Contemplando questa tappa dell’evento cristologico, così decisiva e così misteriosa, possiamo attingere la luce che ci serve per orientare nel modo giusto i nostri passi, senza nutrire aspettative false o troppo ideali nei confronti di quello che la volontà di Dio ci chiama a vivere.

Guardare alla risurrezione significa non lasciarsi sopraffare dalla paura della sofferenza e della morte, ma mantenere lo sguardo fisso sulla mèta verso cui l’amore di Cristo ci guida. Attraversare Cristo, la porta che conduce alla pienezza della vita, richiede una rinuncia preziosa: abbandonare la convinzione che sia impossibile rialzarsi dai fallimenti e dalle sconfitte con un cuore fiducioso, pronto a ricominciare e a riaprirsi agli altri. Soprattutto a chi ci ha ferito, ma non ha potuto spezzare il legame che ci unisce.

Non prendersela

Insorgere

Riaccendere

Conclusione

04 aprile 2025, 09:00