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Le suore del Beato Honorat aiutano molte famiglie colpite dalla guerra Le suore del Beato Honorat aiutano molte famiglie colpite dalla guerra
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Ucraina, le Piccole Sorelle del Cuore Immacolato di Maria al servizio della sofferenza

La congregazione fondata dal Beato Honorat Ko?mi¨½ski vive al fianco di chi patisce la guerra. Sono vicine, ascoltano, confortano, nutrono, curano. ¡°Per me non ¨¨ importante morire in Polonia o in Ucraina, perch¨¦ ci sono le mie sorelle, la mia comunit¨¤¡±, racconta ai media vaticani la Superiora Generale, madre Judyta Kowalska

Karol Darmoros ¨C Città del Vaticano

Le Piccole suore del Cuore immacolato di Maria sono una delle dodici congregazioni fondate dal beato Onorato da Biala Podlaska attive oggi. Furono istituite durante le spartizioni della Polonia, quando la Chiesa e la Polonia stessa stavano attraversando un momento difficile. «Siamo le ¡°suore della crisi¡±, fondate durante questa fase storica per salvare le persone in questa emergenza spirituale e materiale. Come suore che non indossano un abito, ci siamo per stare con le persone, vicine ai loro problemi e alle loro gioie», ha sottolineato madre Judyta. 

Oggi le comunità della congregazione sono presenti in Polonia, Lituania, Lettonia, Germania, Italia e soprattutto in Ucraina: qui, in ventuno istituti, prestano servizio ottanta suore, anche in luoghi particolarmente pericolosi come Kharkiv, Kyiv, Odessa, oltre che in Crimea e in Transnistria.

Le suore accompagnano le persone nei momenti più difficili: la morte dei propri cari
Le suore accompagnano le persone nei momenti più difficili: la morte dei propri cari

La prima risposta alla guerra

Quando il 24 febbraio 2022 la Russia ha lanciato un attacco su vasta scala contro l¡¯Ucraina, suor Kowalska ha chiarito alle consorelle che in qualsiasi momento avrebbero potuto trovare rifugio in Polonia. «Poche di esse sono andate via. La maggior parte è rimasta e quelle arrivate si sono messe al servizio dei rifugiati al confine. Le suore conoscevano le lingue, potevano tradurre, aiutare, confortare», ricorda. In Ucraina, fin dall¡¯inizio, le religiose hanno organizzato preghiere e veglie per la pace: «Non volevano lasciare le persone senza sostegno spirituale. Sapevano che bisognava stare con loro», ha raccontato la superiora generale che si è recata molte volte nelle comunità delle zone colpite dalla guerra.

"La cosa più difficile è stare con le persone senza speranza"
"La cosa più difficile è stare con le persone senza speranza"

 Cappellane tutte i giorni

«Viviamo alla giornata», precisa ai media vaticani suor Kamila Karmaluk, superiora del Vicariato di San Michele Arcangelo, in Ucraina. «In luoghi difficili come Kharkiv o Odessa, le suore insieme alle persone si nascondono nella metropolitana, nelle cantine quando si sentono degli spari. Poi tornano al lavoro, negli ospedali, nelle parrocchie, nei centri per rifugiati. La cosa più difficile è stare con persone stanche della guerra, prive di speranza e parlare loro di Dio». Aiutano anche con la semplice presenza: «A volte bisogna piangere con loro, a volte in silenzio andiamo nella casa dove hanno perso tutto».

Scuola di pianto del cuore

Durante la guerra suor Kamila ha lavorato nel centro Caritas di Jab?onica che ha accolto centinaia di rifugiati. «Questa guerra non l¡¯ho vissuta fisicamente ma attraverso gli occhi e i cuori lacerati della gente. Li ho ascoltati per ore. Era una scuola di pianto del cuore», osserva, raccontando la storia di una figlia che, dopo la morte della madre in una città straniera, non aveva nemmeno un posto dove conservare l¡¯urna con le ceneri. «Si era inginocchiata in chiesa e diceva: ¡°Suora, non so nemmeno dove seppellire mia madre¡±. Tali tragedie di persone che non sanno cosa succederà domani sono la vita di tutti i giorni».

Aiuto concreto

Oltre alla presenza e al sostegno spirituale, le Piccole suore del Cuore immacolato di Maria lavorano in modo molto pratico. A Kyiv si tengono incontri mensili per le donne che hanno perso i propri cari in guerra. A Odessa una delle religiose, chirurgo, salva la vita ai soldati feriti. In molti luoghi le suore forniscono cibo, prodotti per la pulizia, visitano persone malate o sole.

Odessa Suor Franciszka Gumi¨½ska, chirurgo
Odessa Suor Franciszka Gumi¨½ska, chirurgo

Per servire al meglio, molte di esse si sono diplomate alla scuola dei cappellani militari gestita da monsignor Pavlo Goncharuk, vescovo di di Kharkiv-Zaporizhia. I corsi di formazione forniscono strumenti per lavorare con persone traumatizzate e sostenere le famiglie dei soldati.

Odessa l'Eucaristia con il Vescovo Stanis?aw Szyrokoradiuk
Odessa l'Eucaristia con il Vescovo Stanis?aw Szyrokoradiuk

Come aiutare?

Le suore mantengono la loro attività grazie ai donatori. Il sostegno può essere inviato direttamente sul conto della congregazione con la causale ¡°per aiutare i bisognosi in Ucraina¡±. «Cerchiamo le persone che nessuno ascolta: sole, malate, senzatetto. Sono molto grate perché sanno che qualcuno si ricorda di loro», ha sottolineato madre Judyta. Informazioni dettagliate sulla possibilità di sostenere le opere delle suore sono reperibili sul sito .

 

 

 

 

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09 settembre 2025, 14:46