ÐÓMAPµ¼º½

Cerca

PAKISTAN-ENVIRONMENT-CLIMATE-MONSOON

Alluvioni in Pakistan, il grazie della Caritas al Papa

Amajad Gulzar, direttore esecutivo dell'ente caritativo nel Paese: la vicinanza di Leone XIV ha fatto sentire le famiglie colpite amate dalla Chiesa universale. Centinaia i morti e migliaia gli sfollati provocati dalle intense piogge che non accennano a diminuire. Numerosi i villaggi e le cittadine distrutte e isolate

Federico Piana - Città del Vaticano

In Pakistan c¡¯è ancora l¡¯ inferno. Quella di oggi, lunedì 18 agosto, è una data che la popolazione delle zone settentrionali della nazione dell¡¯Asia meridionale non dimenticherà tanto facilmente. Perché, oltre a piangere le vittime delle alluvioni che nei giorni scorsi hanno provocato almeno 350 morti, centinaia di feriti e migliaia di sfollati, deve assistere impotente a tutti i soccorritori costretti a rinunciare ad estrarre decine di corpi ancora sepolti dal fango a causa delle incessanti piogge che stanno totalmente bloccando la macchina degli aiuti. Impossibile, dunque, provare ad arrivare nei piccoli agglomerati urbani dove case, scuole e uffici pubblici sono crollati ostruendo le principali vie d¡¯accesso: secondo le autorità governative, i residenti ancora dispersi sarebbero alcune centinaia.

Chiesa in prima linea, gratitudine a Leone XIV

Quello che ha portato un briciolo di speranza non solo nel cuore di Gulzar ma anche  in una Chiesa locale sofferente sono state le parole di ieri del Papa che, nel dopo Angelus, si è detto vicino  alle popolazioni del Pakistan, dell¡¯India e del Nepal colpite dalle alluvioni: «Le comunità ecclesiali hanno espresso profonda gratitudine a Leone XIV e molte delle famiglie colpite si sono sentite amate e non dimenticate dalla Chiesa universale». Fra l'altro anche la Chiesa locale è stata duramente  colpita. Il direttore esecutivo di Caritas Pakistan segnala che ci sono stati gravi danni a «strutture parrocchiali, centri comunitari, e scuole cattoliche. In alcune città, le abitazioni ed i raccolti agricoli dei parrocchiani sono stati parzialmente o completamente danneggiati. Per far fronte a questa dolorosa emergenza, il clero locale e i volontari laici sono impegnati nel coordinamento dei soccorsi, nell¡¯assistenza e nel sostegno attraverso la preghiera».

Progetti mirati

In particolare, Caritas Pakistan ha messo in cantiere un progetto con il quale prevede di aiutare oltre 12.000 persone che si trovano nelle zone più devastate come Buner, Rawalpindi, Layyah, Jhang, Karachi, Lahore. «Distribuiremo molti pacchi alimentari, kit igienici, materiali da costruzione, set da cucina e acqua potabile. In più, organizzeremo 15 campi medici gratuiti per curare le malattie provocate dalle inondazioni anche tramite sessioni di sensibilizzazione sull¡¯igiene per prevenire epidemie di colera, malaria, diarrea e dengue», assicura Gulzar. Che lancia un appello affinché la comunità internazionale possa contribuire a far fronte alle esigenze sempre più urgenti della popolazione: oltre a cibo  e acqua servono anche alloggi temporanei, assistenza medica e supporto psicologico, soprattutto per donne e bambini. «Esortiamo i donatori, i partner e la società civile ¡ª afferma¡ª ad unirsi in questa risposta umanitaria. Insieme possiamo salvare vite umane e ricostruire le comunità. Inoltre, i volontari e le squadre sul campo di Caritas stanno visitando le aree interessate dalle inondazioni  e sono in contatto con i funzionari distrettuali».  

Colpita anche l'India

La situazione, purtroppo,  rimane drammatica anche in India dove le alluvioni, secondo gli ultimi dati  disponibili, avrebbero provocato negli ultimi due giorni  un centinaio di vittime e moltissimi sfollati. Come in Pakistan, ci sarebbero cittadine e villaggi distrutti e molti altri isolati. Le piogge, che cadono ormai da mesi, avrebbero interessato sopratutto  l'Himachal Pradesh, Stato settentrionale che si trova sull¡¯ Himalaya e ospita numerose località sciistiche: fino ad oggi, solo qui gli smottamenti e le frane avrebbero ucciso più di 200 persone.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

18 agosto 2025, 14:53