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Operazione umanitaria di Caritas Internationalis in Siria Operazione umanitaria di Caritas Internationalis in Siria

L¡¯appello di Caritas Internationalis in difesa degli operatori umanitari

Onorare i caduti e difendere i vivi. Alla vigilia della Giornata mondiale dell'aiuto umanitario, che si celebra il 19 agosto, Caritas Internationalis lancia un appello per ricordare chi ogni giorno opera per portare soccorso nel mondo, opponendosi alla violenza e a rischio della propria incolumit¨¤

Stefano Leszczynski - Città del Vaticano

Solo nel 2024, più di 380 operatori umanitari sono stati uccisi in 20 diversi paesi mentre svolgevano le loro missioni. Questa tendenza non accenna a diminuire e il 2025 si preannuncia ancora peggiore, con almeno 128 persone uccise nei primi cinque mesi dell'anno in 17 aree di crisi. In occasione della Giornata mondiale dedicata agli operatori umanitari la Caritas Internationalis lancia un appello a commemorare coloro che hanno perso la vita nel fornire aiuti salvavita in tempi di crisi ed esorta i governi a combattere l'impunità per gli attacchi contro i civili e gli operatori umanitari.

L¡¯impegno delle religioni per la pace

Caritas Internationalis, braccio operativo dell'aiuto umanitario della Chiesa cattolica nel mondo, si impegna ad amplificare la voce dei leader religiosi e dei fedeli sconvolti dalle atrocità perpetrate a Gaza, in Sudan, Sud Sudan, Ucraina, Myanmar e in altre zone di conflitto, e invita chi detiene il potere a mettere fine alla violenza, riconoscendo la dignità e il valore intrinseci di ogni vita umana. Presente in oltre 162 paesi e territori, la confederazione Caritas ha una vasta esperienza dei rischi che corrono gli operatori di primo soccorso in prima linea nelle zone di conflitto. In paesi così diversi come il Sud Sudan, la Colombia e la Repubblica Democratica del Congo, la Chiesa locale è sempre presente, fornendo aiuto e protezione anche quando tutte le altre agenzie umanitarie devono ritirarsi per cause di forza maggiore.

Una chiamata ad agire

"L'opinione pubblica mondiale segue gli orrori a cui sono sottoposti i civili e gli operatori umanitari a Gaza, in Sudan, in Ucraina e in altri luoghi attraverso i notiziari e i social media¡±, ha dichiarato  Alistair Dutton, Segretario generale di Caritas Internationalis, ricordando che ¡°per il personale di Caritas che lavora in prima linea nei conflitti, questa è la realtà quotidiana del proprio lavoro¡±. Per questo l¡¯organizzazione umanitaria chiede che in occasione della Giornata mondiale dell'aiuto umanitario tutti si prendano un momento per chiedersi cosa possono fare e cosa possono fare i propri governi per aiutare chi assiste le persone nelle zone di guerra e per porre fine alla violenza contro i civili. ¡°Se non ci sarà un impegno reale e una responsabilità concreta, ¨C ribadisce Dutton - le atrocità continueranno".

Il rispetto del diritto internazionale umanitario

La necessità di una maggiore protezione, sostegno e responsabilità ha ormai raggiunto una fase critica. Per questo motivo, in occasione della Giornata mondiale dell'aiuto umanitario, chiediamo con urgenza una maggiore protezione degli operatori umanitari e dei civili e un rinnovato impegno politico a favore del diritto internazionale umanitario. A tale riguardo la Caritas Internationalis ricorda le parole pronunciate da Leone XIV in occasione del recente incontro con le opere per l'aiuto alle Chiese orientali: ¡°È desolante vedere che la forza del diritto internazionale e del diritto umanitario non sembra più obbligare, sostituita dal presunto diritto di obbligare gli altri con la forza".

Un anno drammatico

Il 2025 ¨C si legge nell¡¯appello di Caritas Internationalis - è stato uno degli anni più sanguinosi per gli operatori umanitari: ¡°in questa occasione, ricordiamo anche i colleghi che abbiamo perso negli ultimi anni, tra cui Viola Al Amash e Issam Abedrabbo di Caritas Gerusalemme e altri colleghi di Caritas caduti a Mariupol, in Ucraina, e in Niger. Ma soprattutto chiediamo, con chiarezza e senza esitazione, la protezione di coloro che dedicano la loro vita al servizio degli altri. Il loro impegno ci spinge non solo a onorarli, ma anche ad agire¡±.

La Giornata mondiale

La giornata commemorativa è stata istituita dall'Onu per ricordare l'attentato del 19 agosto del 2003 a Baghdad, in Iraq, in cui persero la vita 22 persone, tra cui l'inviato speciale dell'Onu Sergio Vieira De Mello. Da allora questa data è divenuta simbolo di impegno e sacrificio per il bene comune, richiamando l'attenzione sulla necessità di proteggere il lavoro degli operatori umanitari che spesso avviene in contesti altamente rischiosi.

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18 agosto 2025, 17:06