Il Giubileo ai piedi del Vesuvio
Rosa Carillo Ambrosio – San Giuseppe Vesuviano
Prosegue a passo sostenuto il cammino giubilare. Molte le chiese coinvolte sui vari territori diocesani. Tra essi il Santuario di San Giuseppe in San Giuseppe Vesuviano, nella diocesi di Nola in provincia di Napoli, accoglie svariati pellegrini. Oltre a quelli diocesani anche tanti da tutto il centro sud. Complice il culto verso il padre terreno di Gesù in questo territorio radicato da oltre quattro secoli.
La motivazione dei pellegrini
Sono tanti i fedeli che scelgono di portarsi nell’imponente santuario posto ai piedi del Vesuvio per ottenere l’indulgenza giubilare ed onorare anche il falegname più famoso al mondo. “siamo felici di accogliere gruppi e persone singole che vengono in questo luogo per effettuare il proprio giubileo e per rendere grazie a San Giuseppe. Si è creato un connubio tra cammino giubilare e il nostro santo patrono.” dichiara raggiante il parroco, padre Rosario Avino che appartiene alla congregazione di San Giuseppe, famosa come Giuseppini del Murialdo presente in questo luogo dal lontano 1928.
Sarà presto Basilica
Nella diocesi nolana che fu terra di Paolino da Nola questa è l’unica chiesa sede giubilare non mariana. L’affluenza dei fedeli in questi mesi testimonia la centralità del Santuario che tra poco sarà elevato a Basilica grazie alla volontà del vescovo S.E. Mons F.Marino. Frattanto nel mese di giugno sono arrivate le reliquie che la tradizione ritiene essere appartenute a San Giuseppe. Un pezzettino del suo manto e del suo bastone sono state donate dal priore della Basilica di San Lorenzo Maggiore di Firenze Mons. Marco Domenico Viola. Il culto reliquiario in questo edificio sacro va intensificandosi. Lo scorso marzo il vescovo di Assisi Mons. Domenico Sorrentino ha consegnato alla comunità tutta una reliquia del beato e prossimo santo Carlo Acutis.
Il culto delle reliquie
“La riscoperta del culto reliquiario nella nostra parrocchia si innesta con quanto operato da San Paolino che sulla reliquia-corpo di San Felice fece, nel periodo del tardo-antico dell’antica Nola un luogo di scambio spirituale e culturale come tutt’ora testimoniano le famose Basiliche Paleocristiane di San Paolino in Cimitile (Cimitile era il cimitero della romana Nola ndr)” ci spiega il parroco. Altra reliquia importante è il corpo di padre Gino Ceschelli che di questa parrocchia fu parroco negli anni della II Guerra Mondiale. Il sacerdote venne barbaramente ucciso da nazisti perché si adoperava per mettere in salvo i suoi parrocchiani. La sua tomba è meta di devoti e la comunità del Murialdo, unitamente alla parrocchia e alla diocesi, ha avviato uno studio onde valutare una apertura per la causa di beatificazione di padre Gino, già insignito con la medaglia d’oro al valore civile, come testimone importante della realtà ecclesiale locale.
Luogo di intense attività pastorali
Il santuario di San Giuseppe in San Giuseppe Vesuviano, insieme alla comunità dei Giuseppini del Murialdo a cui è affidato è un vero centro di spiritualità e religiosità. In questi mesi giubilari accoglie pellegrini in collaborazione con le tante associazioni di volontari cattolici tra cui il Gruppo dei Portatori di San Giuseppe. Nel mentre il Centro San Giuseppe del Murialdo, posto poco distante, ospita con grande intensità attività sociali e pastorali per i giovani e per le persone in difficoltà; sullo stile educativo di San Leonardo del Murialdo. In realtà è dal 2021, in occasione dell’anno straordinario giuseppino, indetto da Papa Francesco che questo luogo di culto vive una sorta di work in progress. In quella occasione tanti pellegrini si portarono qui e sovente ci ritornano. La statua del patrono è molto singolare. Posizionata su un trono marmoreo simboleggia l’incontro tra il santo e il suo popolo nell’atto in cui dona il Santo Bambino. Il dono giubilare arricchisce l’operoso percorso di questa parrocchia e del suo territorio.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui