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Operatori della Protezione Civile trasformano in mensa per famiglie una sala della parrocchia San Gerardo Maiella. Operatori della Protezione Civile trasformano in mensa per famiglie una sala della parrocchia San Gerardo Maiella.  

Esplosione a Roma, la parrocchia del quartiere in campo per aiutare le famiglie

San Gerardo Maiella ha messo i suoi locali a disposizione della Protezione Civile per distribuire acqua e pasti caldi alle persone le cui abitazioni dovessero risultare inagibili. Il parroco don Roberto Landi: “Tutti i fedeli sanno che possono contare su di noi, per qualsiasi necessità”

Daniele Piccini – Roma

La Chiesa fa la sua parte nel grande ingranaggio della macchina della solidarietà, messasi immediatamente in moto già poche ore dopo l’esplosione che si è verificata questa mattina, 4 luglio, in un benzinaio di via dei Gordiani, nel quartiere Prenestino Labicano, a Roma est. La parrocchia di San Gerardo Maiella, in via Romolo Balzani 74, a poche centinaia di metri dalla deflagrazione, ha subito aperto le sue porte agli operatori della Protezione Civile, che, da tre furgoni parcheggiati nel cortile parrocchiale, hanno scaricato acqua e barrette energetiche, disponendole in una sala della stessa parrocchia. Lì, nei locali dove presto è penetrato l'odore acre del fumo, è stata allestita anche una sala mensa con tavoli e banchi.

L'ingresso di San Gerardo Maiella al Casilino 23.
L'ingresso di San Gerardo Maiella al Casilino 23.

Chiesa, Municipio e Protezione civile in sinergia

“Siamo stati contattati da un consigliere del Municipio V di Roma, Massimo Piccardi, che ci ha chiesto di concedere la disponibilità dei nostri locali alla Protezione civile. Abbiamo acconsentito immediatamente, per aiutare le famiglie del quartiere che dovessero averne bisogno”, racconta ai media vaticani don Roberto Landi, parroco di San Gerardo Maiella dal 2019. “Ovviamente l’agibilità dei nostri ambienti è stata previamente verificata dalla stessa Protezione Civile poiché anche noi abbiamo sentito il boato questa mattina e due porte della canonica, al piano terra, sono state divelte dall’onda d’urto”.

Ascolta il parroco di San Gerardo Maiella, don Roberto Landi.

Dalla Caritas 200 pasti caldi

La solidarietà della parrocchia si muove a 360 gradi. “La Caritas diocesana ha messo subito a disposizione 200 pasti caldi per il pranzo di oggi – aggiunge il parroco – ma monitoriamo di momento in momento quello che sta accadendo e le eventuali necessità degli abitanti del quartiere per adeguare la nostra risposta. Siamo vicini a tutta la popolazione. La parrocchia è una grande famiglia e tutti i fedeli sanno già che possono fare riferimento a noi per qualsiasi bisogno. Siamo vicini ad ogni famiglia e ad ogni persona.

I furgoni della Protezione Civile nel cortile parrocchiale.
I furgoni della Protezione Civile nel cortile parrocchiale.

Istituzioni civili e religiose lavorano come un unico meccanismo per non far mancare a nessuno il necessario. “Stiamo preparando questi locali parrocchiali per tutte quelle persone, circa un centinaio, che sono rimaste letteralmente per strada e ora hanno bisogno di acqua e cibo”, spiega Massimo Piccardi, consigliere del Municipio V di Roma. “Possiamo dire – prosegue il consigliere, lui stesso residente nel quartiere Prenestino - che la macchina della solidarietà si è messa in moto davvero tempestivamente, con una sinergia esemplare tra la parrocchia e la Protezione Civile che sta coordinando l’intervento”.

Una situazione in evoluzione

Pronti eventualmente anche posti letto, qualora lo stato degli appartamenti limitrofi al distributore di benzina esploso dovesse risultare peggiore delle attese. “È ancora in corso di svolgimento la verifica dell’agibilità degli appartamenti della zona. Se le abitazioni dovessero risultare in condizioni di non abitabilità stiamo attrezzando una palestra in via Carpineto per ospitare gli sfollati durante la notte. La situazione è in evoluzione. Vedremo minuto per minuto quali sono i bisogni delle persone”, conclude Piccardi mentre l’odore del fumo inizia ad entrare nelle sale parrocchiali.

"Il palazzo ha oscillato. Pensavo fosse appena esplosa una bomba".

La paura dei residenti

Tanta la paura tra i residenti della zona, scesi in strada in un imponente dispiegamento di auto e mezzi della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco e del 118. Nicolas Galain, 19 anni, impiegato in un Autoricambi, era a casa da solo al momento dell’esplosione. “Ho pensato subito che fosse una bomba – racconta dalla strada – e mi sono spaventato. Ho avuto l’impressione che tutto il palazzo oscillasse. In casa mi è arrivata un’onda d’urto molto forte, ma il mio appartamento per fortuna non ha subito danni. In quel momento ho emesso un grido di paura. In vita mia – ammette con un po’ di imbarazzo - non mi sono mai spaventato così tanto”.

"Questa esplosione ci avvicina col cuore a chi vive sotto ai bombardamenti".

Un pensiero a chi le esplosioni le vive tutti i giorni

Anche se durato pochi secondi, il boato ha fatto riflettere i residenti del quartiere romano sullo stato di sofferenza e paura di quanti vivono nelle zone di guerra del mondo. “Dopo questa esplosione – spiega Paola Ianni, dipendente di Acquirente Unico, in smart working al momento dello scoppio – voglio dedicare un pensiero a chi giorno dopo giorno è sotto i bombardamenti nei Paesi colpiti dalla guerra. Quello che è successo qui ci avvicina a queste persone, che non dobbiamo mai dimenticare. Ci sono bambini, anziani, persone sole che vivono quello che abbiamo vissuto noi, tutti i giorni, più volte al giorno. Questo ci fa tremare il cuore”.

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Photogallery

Guarda la foto gallery dell'esplosione in Via dei Gordiani a Roma.
04 luglio 2025, 17:30