Caritas, un ponte di ospitalità tra Ucraina e Italia
Vatican News
Un ponte di ospitalità tra Ucraina e Italia, che si rinnova anche quest’anno per la quarta estate consecutiva, dopo lo scoppio nel febbraio 2022 del conflitto nel cuore dell’Europa orientale. Una nota di Caritas italiana annuncia l’avvio in questi giorni del progetto - attuato con il sostegno della Conferenza episcopale italiana, la collaborazione delle Acli e la partecipazione di dieci diocesi italiane - per garantire a 600 tra bambini e accompagnatori provenienti dalla martoriata Ucraina “una parentesi di pace” in Italia. A segnalare i minori, spesso in fuga dai territori più esposti del conflitto o provenienti da strutture comunitarie, sono state Caritas Ukraine, Caritas Spes, l’Ambasciata ucraina presso la Santa Sede e la Nunziatura apostolica in Ucraina.
Un gesto di vicinanza per ritrovare fiducia
“È più bello insieme”, nome del progetto, è la sintesi di un’intuizione nata nel 2022, nel cuore del conflitto, e divenuta negli anni un gesto concreto di vicinanza che attraversa diocesi, famiglie, scuole, oratori. Ogni gruppo resterà in Italia per circa due settimane. Abbastanza per spezzare il ritmo del trauma, non per dimenticare. Ma per ritrovare, almeno in parte, la fiducia nei volti degli altri.
Le diocesi che ospiteranno i bambini ucraini
I primi arrivi sono previsti dal prossimo fine settimana. Nelle Marche, le diocesi di Jesi e San Benedetto del Tronto (con il supporto di Ascoli Piceno) accoglieranno complessivamente 45 persone dal 21 giugno al 6 luglio. In Calabria, la diocesi di Locri ospiterà 50 persone dal 25 giugno all’8 luglio. A luglio, l’accoglienza coinvolgerà altre cinque diocesi. In Calabria, Lamezia Terme accoglierà 50 persone dal 1° al 13 luglio, mentre San Marco Argentano - Scalea ospiterà un gruppo dal 22 luglio al 1° agosto. In Campania, le diocesi di Aversa e di Teggiano-Policastro si preparano ad accogliere rispettivamente 100 e 50 persone dal 1° al 15 luglio. Anche il Nord Italia sarà coinvolto nel programma. A Como, un gruppo di 25 persone sarà ospitato dal 27 luglio al 7 agosto; nello stesso periodo, le Acli del Piemonte accoglieranno 75 persone. In Emilia Romagna, la diocesi di Ferrara accoglierà 50 persone dal 28 luglio al 9 agosto. Ad agosto, infine, la diocesi di Capua, in Campania, ospiterà 50 persone dal 1° al 15 agosto. È inoltre prevista, nello stesso mese, una forma di accoglienza in famiglia, organizzata da alcune realtà locali, che offriranno ospitalità diretta a minori ucraini all’interno di nuclei familiari italiani.
Rinnovare una "cultura di pace"
“È l’accoglienza che allarga anche il cuore e diventa testimonianza di una rinnovata cultura di pace: in questo senso accoglieremo i minori provenienti dall’Ucraina per un’estate di solidarietà”, ha ricordato il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, parlando dell’impegno delle diocesi italiane a favore dei bambini ucraini. Il progetto si inserisce in un percorso più ampio di solidarietà e vicinanza al popolo ucraino, che vede la Chiesa italiana attivamente impegnata, sin dall’inizio del conflitto, in iniziative di assistenza, accompagnamento e cooperazione con le Chiese sorelle in Ucraina. “È più bello insieme” non è un progetto di turismo solidale, e nemmeno di semplice assistenza. È la manifestazione concreta di una rete discreta e capillare fatta di comunità che scelgono di “stare”, con semplicità, accanto alla fatica dell’altro.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui