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L'abbraccio del sacro nella "lunga notte delle Chiese"

Torna in tutta Italia l’evento culturale nazionale che unisce arte e spiritualità. In più di 220 luoghi sacri, distribuiti su oltre 150 diocesi, le chiese apriranno le loro porte in orario serale per accogliere chiunque desideri attraversare la notte alla luce della bellezza e dell’incontro. Un’iniziativa che invita a fermarsi, ascoltare, lasciarsi toccare da linguaggi diversi: dalla musica alla parola, dal silenzio alla luce

Maria Milvia Morciano - Città del Vaticano

Le notti bianche di San Pietroburgo sono quelle sere estive in cui il crepuscolo sembra non voler cedere alla notte. Una luce sospesa, un tempo dilatato, un’atmosfera in cui tutto sembra possibile. Sono Le notti bianche, sfondo del romanzo omonimo di Dostoevskij, in cui per il protagonista diventano simbolo di speranza e di libertà, di possibilità e, quindi, lo sfondo per essere felici. Da questa immagine nasce l’ispirazione per le iniziative estive che, ormai da anni, animano numerose città italiane. Ma la suggestione e il sentimento di speranza si amplificano e assumono una nuova intensità quando queste notti si trasformano nella "Lunga Notte delle Chiese". Una notte bianca analoga, sì, ma dedicata alla sfera del sacro, ai luoghi dello spirito: chiese, santuari, musei ecclesiastici si aprono e si offrono alla città come spazi di bellezza, incontro e riflessione. Luoghi che per una notte si illuminano e, con essi, rischiarano simbolicamente il nostro tempo, spesso smarrito, confuso, frammentato.

Tutta l'Italia coinvolta

La "Lunga Notte delle Chiese", giunta alla sua decima edizione, torna anche quest’anno - dopo il debutto nel 2016 - coinvolgendo centinaia di luoghi sacri da nord a sud della penisola. L’iniziativa, nata su ispirazione della “Lange Nacht der Kirchen” austriaca, è organizzata dall’associazione BellunoLaNotte.com, in collaborazione con le diocesi partecipanti e i loro numerosi uffici pastorali e culturali. Il cuore della manifestazione è sempre lo stesso: offrire un’opportunità di incontro tra cultura e spiritualità, tra arte e Vangelo, tra comunità e singoli cittadini - credenti e non - in un’atmosfera accogliente, aperta e accessibile. Per una notte, le chiese si trasformano in luoghi di scoperta, di ascolto e, spesso, di rivelazione. Non si tratta di spettacolarizzare la fede, ma di restituirle il suo legame profondo con l’umano, con la bellezza, con la domanda di senso.

Un’edizione speciale: dieci anni di cammino condiviso

Nel 2025 "La Lunga Notte delle Chiese" celebra dieci anni di cammino, di apertura, di linguaggi che si intrecciano. Dieci anni in cui l’Italia intera si è fatta rete attorno alle sue chiese, ai suoi santuari, ai suoi musei religiosi, dimostrando come i luoghi del culto possano essere ancora oggi poli vivi di riflessione, arte, dialogo e bellezza. Il tema scelto per l’edizione 2025, come ogni anno, è profondamente legato al vissuto spirituale e al tempo storico in cui ci troviamo. Il filo conduttore sarà “Abbracciami”, parola che riecheggia nel brano evangelico del figliol prodigo (Lc 15,11-32), ma che risuona anche nel cuore delle nostre comunità, attraversate da molteplici fragilità e dalla crescente sete di riconciliazione. Un tema che rimanda a innumerevoli significati cristiani: l’accoglienza, la misericordia, il ritorno, la fiducia. Ed è difficile non tornare, leggendo queste parole, alle prime righe del romanzo di Dostoevskij da cui tutto ha preso il via: “Era una notte incantevole, una di quelle notti che ci sono solo se si è giovani, gentile lettore. Il cielo era stellato, sfavillante, tanto che, dopo averlo contemplato, ci si chiedeva involontariamente se sotto un cielo così potessero vivere uomini irascibili ed irosi”.

Un nuovo abbraccio del cielo

Quel cielo stellato oggi può essere visto come lo sfondo di un nuovo abbraccio, quello del Padre che corre incontro al figlio che torna, e anche a quello che si è allontanato senza mai partire. Entrambi smarriti, entrambi amati. Ed è in questo spirito che l’equipe di volontari provenienti da diverse diocesi e realtà culturali ha scelto il tema di quest’anno, offrendo materiali di approfondimento che spaziano dalla teologia all’arte, dalla musica alla narrativa, in un dialogo ecumenico e multiforme.

Una notte, tanti linguaggi: come si svolge

La "Lunga Notte delle Chiese" si svolge per una sera in contemporanea in tutta Italia, coinvolgendo oltre 150 diocesi e più di 220 luoghi: chiese, santuari, musei diocesani, cappelle, monasteri. Ogni luogo interpreta il tema a proprio modo, dando vita a un programma originale ma sempre fedele allo spirito dell’iniziativa. Le attività sono molteplici: concerti, letture, mostre, visite guidate, spettacoli teatrali, momenti di riflessione, preghiera e dialogo interreligioso. La partecipazione è sempre gratuita e aperta a tutti, senza necessità di prenotazione, proprio per sottolineare il valore dell’incontro come dono libero e accessibile. L’organizzazione avviene in stretta collaborazione con le diocesi locali, i loro vicariati per la cultura, gli uffici per l’arte sacra, le pastorali giovanili, e coinvolge anche le molte confessioni religiose presenti sul territorio. "La Lunga Notte delle Chiese" è infatti un evento dichiaratamente ecumenico, che accoglie nella diversità delle espressioni cristiane la ricchezza del Vangelo.

Un’occasione per ritrovare la città e se stessi

Partecipare a "La Lunga Notte delle Chiese" non è solo un’opportunità per riscoprire il patrimonio artistico e architettonico delle nostre città, ma anche per vivere un momento di interiorità e riconciliazione. In un tempo segnato da solitudini e disincanto, da tensioni sociali e disorientamento spirituale, l’abbraccio evocato dal tema dell'edizione di quest'anno diventa anche una proposta concreta: rientrare in sé, tornare al cuore, lasciarsi riconciliare. E in questa cornice, anche chi non si riconosce esplicitamente nella fede cristiana trova spazio e ascolto: l'evento è, prima di tutto, un luogo di umanità. Ed è uno spazio in cui si può camminare insieme, ascoltare, farsi domande, emozionarsi, respirare bellezza. Come ha ricordato l'équipe di organizzatori sul , che è possibile consultare per partecipare all'evento: “In questi tempi di crescenti dipendenze, stiamo vagando in un ‘paese lontano’. Ma c’è un Padre che non smette di aspettare e che va incontro ad entrambi i figli: a quello che è partito e a quello che, pur restando, si è perduto.”

Una proposta che interpella le comunità

Ogni anno, "La Lunga Notte delle Chiese" è costruita a partire dal basso: sono le comunità, le associazioni, i volontari a ideare e realizzare gli eventi. Il materiale di approfondimento, messo a disposizione dal coordinamento nazionale, è solo uno spunto, un punto di partenza: ogni territorio è libero di interpretare il tema come meglio crede, nel rispetto della propria identità e delle proprie risorse. Questa libertà è la forza dell’iniziativa: la capacità di radicarsi nei luoghi, parlando una lingua comune ma mai omologata. Una lingua che sa di bellezza, di ascolto, di Vangelo vissuto.

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06 giugno 2025, 13:05