Venezia, dal Patriarcato iniziative per accompagnare e reinserire i detenuti
Vatican News
La visita del ministro della Giustizia italiano, Carlo Nordio, alla Casa di reclusione femminile della Giudecca di questo giovedì, 15 agosto, solennità dell¡¯Assunzione di Maria, è stata l'occasione per ribadire l¡¯impegno e le azioni di sostegno al mondo carcerario veneziano da parte del Patriarcato di Venezia attraverso progetti messi a punto e rilanciati in questi mesi.
Il ricordo della visita del Papa
La Chiesa che è in Venezia intende, infatti, mantenere viva la memoria della visita pastorale di Papa Francesco - che il 28 aprile ha visitato la Chiesa e la città e che si è caratterizzata anche per il gesto significativo compiuto nella casa di reclusione femminile della Giudecca in occasione dell¡¯inaugurazione del Padiglione della Santa Sede per la Biennale - proseguendo e intensificando la collaborazione con il Dicastero Vaticano per la Cultura e l¡¯Educazione e il Ministero della Giustizia e il Dipartimento per l¡¯Amministrazione.
Educazione e reintegrazione sociale
¡°Casa San Giovanni XXIII¡± - nei pressi di piazzale Roma a Venezia, con il progetto ¡°Dal carcere alla comunitࡱ - è un segno tangibile dell¡¯impegno profuso per l¡¯azione di educazione e reintegrazione sociale di coloro che sono sottoposti a misure detentive per favorire l¡¯esecuzione penale esterna e la promozione umana e l¡¯integrazione sociale di persone svantaggiate.
I progetti
Grazie alla convenzione sottoscritta nello scorso mese di aprile tra il Patriarcato di Venezia, mediante la Caritas Veneziana, e la società cooperativa sociale Nova, la Chiesa di Venezia ha già messo a disposizione dieci posti a favore di persone in esecuzione penale: accanto ai cinque posti già disponibili per donne, presto ne saranno disponibili altri cinque per uomini così da coprire l¡¯intero numero di posti assegnato al territorio veneziano.
In occasione della visita pastorale di Papa Francesco a Venezia, presso la ¡°Casa San Giuseppe¡± alle Muneghette (nella zona di Castello) sono stati predisposti otto minialloggi - ¡°Dimora Betlemme¡± - per persone in momentanea difficoltà abitativa; alcuni di questi sono destinati con particolare attenzione alle situazioni di maggiore fragilità che interessano la realtà femminile di reclusione e piccoli nuclei familiari con la presenza di minori.
Posti in mini alloggi e accompagnamento sociale
A partire dai primi mesi del 2025 il Patriarcato di Venezia interverrà ulteriormente, mediante la Caritas Veneziana e con la collaborazione di realtà cooperative già impegnate nel settore del co-housing e del social housing, predisponendo ulteriori 20 posti in mini alloggi con servizi comuni ed accompagnamento sociale per soggetti maschili che si trovano in difficoltà abitativa o inseriti in progetti di reinserimento a seguito di misure detentive.
Percorsi per il reinserimento nel mondo del lavoro
Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, si è interfacciato personalmente con realtà imprenditoriali del tessuto produttivo veneto e le locali Camere di Commercio, anche mediante il coinvolgimento della Fondazione Marcianum. Ora sta promuovendo una rete di soggetti imprenditoriali disponibili ad attivare percorsi e opportunità che favoriscano il reinserimento lavorativo di donne e uomini che si trovano nel periodo terminale delle misure detentive.
Nuova dignità
Tali processi e progettualità vanno ad offrire prospettive di reinserimento e nuova dignità alle persone ospiti delle case di reclusione e alle rispettive famiglie che quotidianamente sono già accompagnate e assistite, anche al termine delle misure detentive, mediante le due cappellanie presenti nella struttura della Giudecca e in quella di Santa Maria Maggiore.
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