L¡¯Agesci compie 50 anni: la festa degli scout a Roma
Roberta Barbi - Città del Vaticano
Più di mille camicie azzurre, calzoncini blu e soprattutto fazzolettoni variopinti, coloreranno questo pomeriggio il Parco degli Acquedotti sull¡¯Appia Antica a Roma dove gli scout dell¡¯Agesci Lazio hanno organizzato la festa per i 50 anni dalla fondazione dell¡¯associazione nata dalla fusione dello scoutismo maschile con quello femminile, una scelta da più parti definita ¡°profetica¡± e dettata dalla forte esigenza di co-educazione tra ragazzi e ragazze, che a metà degli anni Settanta fu considerata pioneristica.
C¡¯è da scommettere che ci saranno anche molti capelli bianchi e volti attempati - magari con qualche logoro fazzolettone al collo ma senza camicia azzurra che forse non entra più - ad animare la festa, testimoni di quel tempo che si rinnova all¡¯insegna del gioco, dell¡¯avventura e del servizio, perché una volta che si è stati scout, lo si è per sempre: semel scout, semper scout diceva il fondatore Robert Baden-Powell. ¡°Sarà un momento da vivere insieme per sentirsi sempre più comunità nell¡¯associazione - dice emozionata a Radio Vaticana - Vatican News Alessia Lo Cascio, responsabile Agesci Lazio che ha organizzato l¡¯iniziativa - un¡¯occasione per i diversi gruppi di ritrovarsi insieme, confrontarsi e anche festeggiare¡±.
Il rinnovo della Promessa: ±ô¡¯·¡³¦³¦´Ç³¾¾± degli scout
In programma, nel corso del pomeriggio di festa, attività organizzate in gruppi - "sottocampi" per gli addetti ai lavori - un annullo filatelico commemorativo, cena al sacco assieme e concerto finale, ma il nucleo centrale dei festeggiamenti sarà la Santa Messa delle ore 18 con, all¡¯interno, il rinnovo della Promessa scout. ¡°Con il rinnovo della Promessa vogliamo dire ancora una volta al Signore il nostro Eccomi! - prosegue Lo Cascio - e ribadire che per noi ancora oggi la co-educazione è una valore educativo importante, fondante proprio¡±. Nel messaggio in occasione di questo 50.mo anniversario il capo scout e la capo guida nazionali - a ogni livello associativo nell¡¯Agesci è rispettata la diarchia tra uomo e donna - hanno posto l¡¯accento sul quella "E" inserita nell¡¯acronimo Agesci, che da allora mette l¡¯uomo e la donna, dai "lupetti "e le "coccinelle" fino alle Comunità dei Capi, in posizione di parità, in una società come quella odierna in cui, invece, la parità è ancora lontana: ¡°Rispetto alla società siamo ancora tanto alternativi - osserva la responsabile Agesci Lazio - la co-educazione come la intendiamo noi non è uguaglianza, ma ricchezza nella diversità di ognuno¡±.
C come cattolici: una professione di adesione al Vangelo
Nell¡¯acronimo Agesci, fondamentale è anche quella C che sta a indicare la professione religiosa, cattolica appunto, dei suoi soci: ¡°La esprimiamo quotidianamente con il senso di appartenenza alla fede e nella dimensione di un gioco giocato nel rispetto delle regole - racconta don Paolo Verderame, assistente ecclesiastico dell¡¯Agesci Lazio - ma anche nello stile dell¡¯accoglienza e dell¡¯apertura all¡¯altro cui tutta la Chiesa oggi chiama il mondo educativo perché questa è vera aderenza al Vangelo¡±. In Agesci gli assistenti ecclesiastici, anche qui a tutti i livelli, sono chiamati a vivere e giocare il gioco, accanto ai ragazzi e agli altri capi: ¡°Quando ero solo un capo scout e non ancora un sacerdote mi chiedevo quale fosse il ruolo dell¡¯assistente ecclesiastico nelle comunità capi ¨C scherza ancora don Paolo ¨C ora diciamo che è il capo tra i capi, cioè colui che aiuta a rileggere tutte le nostre azioni e le nostre intuizioni alla luce del Vangelo¡±.
Appuntamento tra altri 50 anni
Quella dell¡¯Agesci è una storia di cui essere orgogliosi, che si rinnova, si accompagna e s¡¯interseca con la storia della Chiesa all¡¯interno della quale si colloca, ma compleanni come questi sono anche occasione per guardare al futuro: ¡°Del nostro passato nello zaino tengo l¡¯ottimismo nel fare educazione, la fiducia nel futuro e nel fatto che in ognuno di noi ci sono risorse e capacità che nell¡¯associazione trovano spazio¡±, afferma ancora Alessia Lo Cascio. ¡°L¡¯associazione potrà ancora dire la sua tra 50 anni se continuerà ad avere la forza di compiere scelte coraggiose ¨C conclude l¡¯assistente regionale ¨C non dobbiamo avere paura di esporci, anche questo è Vangelo, Cristo non si è mai nascosto, anzi!¡±.
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