Carceri, il messaggio dei cappellani: la pastorale penitenziaria compito di tutti
Roberta Barbi ¨C Città del Vaticano
È la sensibilizzazione del mondo ¡°fuori¡± in vista del grande Giubileo del 2025 che non dimentica i detenuti, il tema al centro della nuova edizione del Convegno dei cappellani e degli operatori di Pastorale carceraria dal titolo ¡°Dall¡¯indifferenza alla cura¡±, che sta per aprirsi ad Assisi. ¡°Noi che viviamo dentro gli istituti di pena vogliamo rivolgere questo messaggio all¡¯esterno ¨C racconta a Vatican News don Raffaele Grimaldi, Ispettore generale dei cappellani d¡¯Italia ¨C questo tema vuole essere un richiamo alla comunità a essere missionari, promotori di questa nuova cultura che deve passare, appunto, dall¡¯indifferenza verso questo mondo alla cura, al prendersene carico che deve essere compito di tutti, non solo di cappellani, operatori e volontari¡±.
Aspettando il 2025, il Giubileo nelle carceri
Il Giubileo del 2025 sarà tra gli argomenti affrontati durante il convegno; in proposito interverranno monsignor Rino Fischella, pro-prefetto del Dicastero per l¡¯Evangelizzazione, ma anche i capi dipartimento rispettivamente dell¡¯Amministrazione penitenziaria e della Giustizia minorile e di comunità, dott. Giovanni Russo e dott. Antonio Sangermano: ¡°Con loro rifletteremo su come portare concretamente il Giubileo nei nostri istituti, mentre monsignor Fischella ci darà delle indicazioni spirituali e teologiche ¨C prosegue l¡¯Ispettore dei cappellani ¨C mai come oggi il carcere ha bisogno di speranza e il motto del Giubileo è proprio questo, ¡®pellegrini di speranza¡¯, perciò sempre di più dobbiamo essere uomini di speranza che propongono ai ristretti attività giuste per far vivere lo spirito del Giubileo anche ¡®dentro¡¯¡±. In occasione del Giubileo della Misericordia del 2016, don Grimaldi ricorda che Papa Francesco aveva auspicato la presenza di Porte Sante all¡¯interno delle carceri: ¡°Siamo in una fase preparatoria ¨C precisa ¨C ancora non conosciamo il contenuto della Bolla d¡¯indizione del prossimo Anno Santo¡±.
La giustizia riparativa: un¡¯opportunità connaturata alla Chiesa
La giustizia riparativa sarà un altro grande tema che cappellani e operatori affronteranno in una delle giornate del convegno, grazie alle testimonianze di esperti come il dott. Massimo Verzaro del Centro di giustizia riparativa di Novara e il dott. Juri Nervo di EssereUmani di Torino, ma non solo. ¡°La giustizia riparativa è un lavoro che la Pastorale penitenziaria fa da anni ¨C afferma don Grimaldi ¨C ma è un cammino lento perché ha bisogno di conversione, da entrambe le parti: di chi commette il reato e di chi lo subisce. Noi la proponiamo e l¡¯abbiamo sempre proposta perché è un tipo di giustizia che fa entrare in dialogo chi sbaglia e chi subisce le conseguenze dello sbaglio¡±. Il tema della giustizia che cura sarà ripreso anche nell¡¯intervento del cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, previsto nel terzo giorno di convegno: ¡°Il presidente della Cei aiuta e incoraggia noi cappellani ma soprattutto i vescovi in modo che la Pastorale carceraria sia sempre più integrata nella Pastorale diocesana ¨C conclude l¡¯Ispettore ¨C in molte diocesi ormai ci sono uffici preposti, ma, ripeto, è importante che passi il messaggio per cui è una Pastorale che deve interessare e coinvolgere tutti, perché le fragilità che si riscontrano dentro al carcere sono le stesse fragilità che si trovano nell¡¯uomo che è fuori¡±.
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